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La stoccata di Salvini a Di Maio indicato dall'Ue per il Golfo come inviato: l'attacco del leader della Lega

La nomina dell'ex ministro Luigi Di Maio come inviato UE per il Golfo suscita scandalo nella maggioranza: non è mancata la stoccata di Matteo Salvini

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La nomina di Luigi Di Maio come inviato UE per il Golfo Persico continua a far discutere, soprattutto nella maggioranza di Governo. Anche l’ex alleato Matteo Salvini, oggi Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, gli ha lanciato una stoccata.

Cosa ha detto Salvini a Luigi Di Maio

La decisione del capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, di far rientrare il nome di Luigi Di Maio nella politica dopo la fine dell’esperienza del Governo Draghi e della scorsa legislatura, tiene banco in seno alla maggioranza dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni.

Non è il nome che il Governo avrebbe voluto e non può neppure farci niente in proposito, se non commentare amaramente la notizia. Come ha fatto il leader della Lega parlando con i giornalisti durante un sopralluogo ad un cantiere sulla A1 tra Firenze Sud e Incisa.

salvini di maioFonte foto: ANSA

Luigi Di Maio e Matteo Salvini, entrambi vicepremier del Conte I

“Conto che ci ripensino perché in Italia ed in Europa ci sono mediatori con curriculum assolutamente superiori rispetto al pur rispettabile ex ministro degli Esteri” ha detto, specificando di non avere questioni personali con la faccenda.

Con tutti i diplomatici di carriera che ci sono in Italia, ha tuttavia aggiunto, “mandare a mediare il signor Di Maio Luigi è curioso, ma non è l’unica iniziativa curiosa da parte delle istituzioni europee che sono più ideologiche che pragmatiche”.

Perché l’ex M5S sarà inviato UE nel Golfo

La notizia è arrivata ieri: il nome di Di Maio a quanto pare è stato fortemente caldeggiato dallo stesso Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell.

Lo ha definito come “il candidato più adatto” e quello con “il profilo politico internazionale” migliore per poter rappresentare l’UE nel Golfo Persico. La nomina è arrivata sul banco dei Ventisette, ma non è prevista una discussione quanto solo la ratifica della decisione.

L’ex capo politico del M5S, nonché Ministro del lavoro e dello sviluppo economico nel Conte I e quindi Ministro degli esteri nel Conte II e nel Governo Draghi, sarebbe stato valutato per quasi un anno prima della decisione finale.

Polemiche dalla maggioranza della Meloni

Come detto, Salvini non è l’unico ad essersi apertamente espresso contro la scelta dell’UE di mandare Di Maio nel Golfo Persico. Il vicepremier Antonio Tajani ha tenuto a specificare che l’ex titolare della Farnesina fu indicato da Draghi e che quindi “non è il candidato del governo italiano“.

Secondo fonti di Governo citate Ansa, molti nella maggioranza esprimono disagio per la sua nomina, pur ritenuta legittima. I più duri sarebbero gli ex alleati e quindi rivali della Lega, secondo i quali si tratta di una scelta “vergognosa”. Vengono ricordati i “danni fatti da Di Maio nei rapporti con il mondo arabo”, in particolare lo stop dell’invio alle armi per Abu Dhabi deciso nel Conte II con profonda irritazione degli emiri.

A difenderlo ci ha pensato Bruno Tabacci di Centro Democratico: “Non fanno onore al Paese per quanto sono pretestuose e provinciali le critiche provenienti da alcuni esponenti del governo e della maggioranza – ha detto in una nota – Di Maio è stato il ministro degli Esteri del governo Draghi con il sostegno di tutti i partiti, anche del centrodestra, con la sola eccezione di Fratelli d’Italia. Non mi pare molto intelligente ora fingersi smemorati“.

matteo-salvini-luigi-di-maio Fonte foto: ANSA
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