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La sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint sotto protezione: assegnata la scorta per la sua incolumità

Anna Maria Cisint, sindaca di Monfalcone, è stata posta sotto protezione dopo le minacce ricevute: il questore ha scelto di metterla sotto scorta

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La sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint, sarà messa sotto scorta per via di una serie di gravi minacce che le sono arrivate nell’ultimo periodo. La conferma arriva questore di Gorizia Luigi Di Ruscio, che ha deciso di mettere sotto protezione Cisint. 

Decisa la scorta

Come ha spiegato il questore di Gorizia Luigi Di Ruscio, secondo quanto riportato dall’Agi, Anna Maria Cisint sarà tutelata dalla Polizia di Stato e la decisione è già operativa “per ragioni legate alla sua incolumità”.

Nella giornata di giovedì 29 febbraio si sono svolti gli incontri tra lo stesso Di Ruscio e il Prefetto Raffaele Ricciardi, in cui sono state definite le misure di protezione conseguenti alle minacce ricevute dalla Cisint ad opera di comunità islamiche per la chiusura dei due centri di preghiera in città.

Si cercano gli autori delle minacce

Gli investigatori stanno anche cercando di risalire agli autori delle minacce impegnando la Polizia postale.

“Solidarietà alla sindaca di Monfalcone. Qualsiasi atto intimidatorio da qualsiasi parte venga, per qualsiasi questione è da condannare. Mi rivolgo anche alle opposizioni: ognuno può avere le sue legittime posizioni anche differenti ma atti intimidatori sviliscono le nostre istituzioni” ha dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, rispondendo a una domanda sul caso della sindaca di Monfalcone, a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 della Corte dei Conti.

Ferma condanna delle minacce e solidarietà alla sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint, arriva anche da Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg.

sindaca Monfalcone Anna Maria Cisint sotto protezione scortaFonte foto: ANSA

Migliaia di musulmani da tutta Italia hanno protestato a dicembre 2023 contro la chiusura di alcuni centri di preghiera cittadini

In una nota il consigliere condanna “la violenza verbale che può trasformarsi in crimini gravi” ed esprime solidarietà “agli amministratori pubblici presi di mira”.

“Crediamo allo stesso tempo – prosegue Bullian – che sia indispensabile evitare l’estremizzazione delle posizioni e riteniamo necessario favorire la convivenza pacifica e rispettosa di tutte le appartenenze culturali, religiose e linguistiche”.

Le parole della sindaca

“Sottolineo che il Comune non si è mai mosso in funzione di limitare il culto di questa comunità” afferma in una nota la sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint.

Ribadisce inoltre che “la vicenda dei due centri islamici non ha alcuna attinenza con la libertà di culto, che considero un valore per chiunque intende professare la propria fede”.

Secondo Cisint la domanda da porsi invece è: “Viviamo ancora in uno Stato di diritto? In uno Stato di diritto – precisa – il rispetto delle norme di legge, quelle urbanistiche e quelle che garantiscono la sicurezza, è un dovere di tutti i cittadini. In uno Stato di diritto non si può derogare dalle leggi vigenti per favorire il singolo cittadino o un gruppo di pressione, perché esse garantiscono sempre l’interesse generale e la sicurezza della comunità”

sindaca Monfalcone Anna Maria Cisint sotto protezione scorta Fonte foto: ANSA/ISTOCK
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