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La siccità piega Barcellona, emergenza acqua per 6 milioni di persone: scatta il limite per razionarla

Emergenza siccità a Barcellona e in Catalogna: acqua razionata in un'area dove vivono 6 milioni di persone, mentre l'anticiclone domina in Europa

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A Barcellona è scattato l’allarme siccità: l’emergenza sta mettendo in ginocchio le riserve idriche della città spagnola, tanto che si è reso necessario introdurre un limite per razionare l’acqua. In questi giorni l’Europa è dominata da un forte anticiclone che tiene lontano pioggia e neve.

Cosa sta succedendo a Barcellona

Negli ultimi 3 anni in Catalogna la pioggia si è vista pochissimo e adesso la situazione è diventata critica: le riserve idriche di Barcellona e di altri 200 comuni circa sono ormai scese al di sotto della soglia di rischio del 16%.

Per far fronte a questa situazione, il governo regionale ha decretato ufficialmente la fase di emergenza per l’intera area, in cui vivono circa 6 milioni di persone.

BarcellonaFonte foto: iStock - Vunav V

Barcellona, vista dall’alto.

Le nuove regole a Barcellona per l’emergenza siccità

Alla luce della fase di emergenza decretata dal governo regionale, la disponibilità pro-capite di acqua consentita non può superare i 200 litri al giorno. Sono previsti, inoltre, limiti più drastici di quelli già applicati nei mesi scorsi per i settori dell’agricoltura (tagli dell’80% ai consumi agricoli), dell’allevamento (tagli del 50%) e dell’industria (tagli del 25%).

Per il momento, si è deciso di evitare conseguenze dirette nelle case, anche se sono già proibite (salvo alcune eccezioni) attività come riempire le piscine, irrigare i campi sportivi, i giardini o le altre aree verdi oppure lavare l’automobile al di fuori di punti appositamente predisposti.

Emergenza acqua a Barcellona: le parole del presidente Aragones

In alcune dichiarazioni riportate da ‘La Stampa’, il presidente catalano Pere Aragonès ha spiegato a proposito dell’emergenza acqua nella Catalogna: “La Catalogna sta patendo il peggior episodio di siccità dell’ultimo secolo. Sono oltre 3 anni che non piove come dovrebbe, ma durante tutto questo tempo non siamo stati fermi. Il nostro impegno ci ha permesso di ritardare di 15 mesi la dichiarazione di stato d’emergenza”.

Lo stesso Pere Aragonès ha ricordato come in questo periodo sia aumentata “dal 15% al 55% l’acqua in arrivo nelle case proveniente da desalinizzazione o rigenerazione” e ha inoltre riconosciuto “gli sforzi importanti” fatti da “cittadini e tessuto produttivo” per evitare sprechi di acqua.

Adesso, ha aggiunto il presidente catalano, è però necessario “uno sforzo extra”, con l’obiettivo di lasciarsi alle spalle questa situazione d’emergenza “il prima possibile”.

Siccità Fonte foto: iStock - Miriana Stumpf
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