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La Russia interrompe la fornitura di gas alla Moldavia: la decisione di Gazprom effettiva dal nuovo anno

La Russia ha annunciato la chiusura dei rubinetti del gas di Gazprom per la Moldavia, Paese candidato all'adesione all'Unione europea

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La Russia ha annunciato l’interruzione delle forniture di gas alla Moldavia. Mosca ha giustificato la propria manovra, effettiva a partire dal 1° gennaio 2025, spiegando che le autorità di Chisinau “si rifiutano di saldare i propri debiti”. Gazprom, la più grande azienda di gas naturale al mondo con sede a San Pietroburgo, ha fatto sapere di riservarsi il diritto di intraprendere ulteriori azioni, tra cui rescindere il contratto del gas con il Paese, candidato all’adesione all’Unione europea.

La Russia interrompe la fornitura di gas alla Moldavia: la scelta di Gazprom

Il Cremlino ha deciso di fare leva sull’arma più forte a sua disposizione, mettendo ulteriore pressione a un alleato di Bruxelles attraverso la gestione delle proprie risorse di gas.

Non si è fatta attendere la reazione del premier moldavo Dorin Recean, che ha condannato quella che appare come una “tattica repressiva” e ha ribadito di non “riconoscere alcun presunto debito, che è stato dichiarato non valido da una verifica internazionale”.

Sede di GazpromFonte foto: ANSA
La torre commerciale Lakhta Centre, sede di Gazprom, a San Pietroburgo

L’allontanamento di un negoziato con l’Ucraina

Nonostante una generale percezione di un cambio di rotta da parte della Russia, la scelta ai danni della Moldavia torna a gelare le speranze di un negoziato imminente per un cessate il fuoco con l’Ucraina.

Qualcosa sembrava essersi mosso, soprattutto dopo la telefonata tra Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz lo scorso novembre e dopo il primo colloquio informale tra Donald Trump e il presidente russo.

L’effettivo cambio di rotta, tuttavia, non c’è stato. Come riportato da Rainews.it, il Cremlino ha anzi tenuto a precisare che Vladimir Putin “non ha in programma contatti diplomatici all’inizio del nuovo anno”.

L’atteggiamento ambiguo di Mosca è emerso prepotentemente anche dalle parole del portavoce russo Dmitry Peskov, che ha precisato come, al momento, “nessuna traiettoria” per un processo di pace sia all’orizzonte.

Questo a causa della posizione del “regime di Kiev”, che continuerebbe ad avanzare richieste irricevibili.

L’incontro tra Putin e il premier sloveno Robert Fico

Nei giorni scorsi, il premier slovacco Robert Fico ha incontrato Putin a Mosca. Il faccia a faccia, inaspettato, è stato definito come una “visita di lavoro” da Peskov, che ha fatto riferimento al transito del gas russo come tema principale dell’incontro.

Il capo del governo di Bratislava ha anche attaccato Volodymyr Zelensky, accusandolo di non essere interessato a un cessate il fuoco e minacciando di interrompere il flusso di elettricità verso l’Ucraina nel caso in cui Kiev decida di bloccare la fornitura di gas russo alla Slovacchia (come comunicato).

russia-moldavia-gas-gazprom Fonte foto: ANSA
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