La relazione sul centro di Careggi per la disforia di genere: "Bloccanti pubertà senza supporto psichiatra"
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha confermato le irregolarità nel centro di Careggi per la cura della disforia di genere. Esulta Gasparri
Dalla relazione sul centro di cura per la disforia di genere a Careggi sono emerse “criticità significative”, secondo il ministro della Salute Orazio Schillaci, legate in particolare alla somministrazione di un farmaco bloccante della pubertà. Le problematiche riguardano principalmente l’assenza di un accompagnamento psichiatrico, ritenuto essenziale, in alcuni trattamenti. Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, che aveva sollevato l’interrogazione parlamentare in merito, ha commentato la notizia sottolineando le responsabilità della Regione Toscana, a cui il Ministero della Salute ha di correggere le lacune individuate entro un termine definito.
- Careggi e i trattamenti per la disforia di genere: "criticità significative"
- Le carenze del centro di Careggi evidenziate dal Ministero
- Il commento di Maurizio Gasparri
- La replica dell'assessore Simone Bezzini
Careggi e i trattamenti per la disforia di genere: “criticità significative”
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha rilevato quindi “criteri molto significativi di criticità” presso il centro di cura della disforia di genere a Careggi, quartiere di Firenze, in risposta all’interrogazione del senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia.
Le preoccupazioni sono emerse da un’ispezione ministeriale presso l‘ospedale universitario fiorentino, focalizzata sulla correttezza delle procedure per la somministrazione della triptorelina, un farmaco utilizzato per bloccare lo sviluppo sessuale negli adolescenti con disforia di genere.
Maurizio Gasparri è stato il promotore dell’interrogazione parlamentare sul centro di Careggi per la cura della disforia di genere
La mancanza di un adeguato supporto psichiatrico in alcuni percorsi terapeutici, in particolare, è l’aspetto che è stato maggiormente sottolineato, portando a una reprimenda da parte delle autorità sanitarie centrali.
Le carenze del centro di Careggi evidenziate dal Ministero
L’annuncio di Schillaci, basandosi sulle conclusioni degli ispettori, evidenzia diverse problematiche che richiedono interventi correttivi immediati.
Innanzitutto, c’è stata una mancata adeguata attuazione della determina Aifa n. 21756/2019, che sottolinea l’importanza del supporto psichiatrico prima dell’avvio del trattamento con triptorelina.
Inoltre, si è verificata una mancanza nella trasmissione dei dati all’Aifa, come previsto dalla legge 648/1996, risultando nell’assenza di dati clinici fondamentali per il monitoraggio.
Infine, sono emerse criticità organizzative, tra cui il ruolo del neuropsichiatra infantile nel percorso di cura e gestione del paziente.
Il commento di Maurizio Gasparri
Durante una conferenza stampa a Firenze, il senatore Gasparri ha annunciato per primo la comunicazione di Schillaci, affermando che il Ministero della Salute ha confermato le sue preoccupazioni.
“A Careggi non si sono rispettate le regole, non si è garantita l’adeguata assistenza neuropsichiatrica specializzata per l’infanzia a chi ha dovuto assumere questo farmaco che blocca la pubertà. La Regione ha sbagliato, Careggi ha violato le regole” ha affermato Gasparri.
Gli ha fatto eco il consigliere regionale in quota FI, Marco Stella, che ha puntato il dito contro l’assessore Simone Bezzini. “Il dramma vero è che l’assessore ci ha sempre detto che le cose andavano bene, che era stato seguito il protocollo. Oggi scopriamo che non è così. Il tema vero rimane la bugia che l’assessore ha detto in Consiglio regionale. Per questo chiediamo le sue dimissioni”.
La replica dell’assessore Simone Bezzini
“È inquietante che su una materia così delicata vengano anticipati pubblicamente alcuni contenuti, con modalità da campagna elettorale, relativamente a una relazione ispettiva che non è stata ancora consegnata alla Regione Toscana” ha risposto l’assessore Bezzini.
“Si tratta di un grave vulnus istituzionale. Quando la relazione ci verrà messa a disposizione faremo un approfondimento di merito e risponderemo al Ministero della Salute con lo spirito di leale collaborazione che da sempre ci contraddistingue” ha precisato.