La Rai avvia accertamenti su Michele Guardì dopo il servizio delle Iene: spunta anche il caso del suo autista
Il regista Rai Michele Guardì potrebbe essere oggetto di una verifica da parte dell'azienda dopo gli audio diffusi da Le Iene
Accertamenti su Guardì. Dopo la pubblicazione dei fuori onda a Le Iene il regista e autore rai sarà oggetto di verifiche da parte della stessa Rai, anche per una questione legata al suo autista, forse utilizzato anche per scopi privati.
I fuori onda di Guardì
Il programma Mediaset Le Iene ha reso pubblici alcuni fuori onda che hanno come protagonista il regista e autore Rai Michele Guardì, famoso per alcune trasmissioni culto tra cui I Fatti Vostri.
Negli audio Guardì esprime commenti sessisti su alcune collaboratrici e si lascia andare ad epiteti omofobi. Tra le persone che hanno ricevuto insulti in questi contesti anche Giancarlo Magalli, storico conduttore della trasmissione.
Francesca Bria, consigliera di amministrazione Rai
Guardì ha risposto alla pubblicazione di questi audio sottolineando che risalgano a più di 14 anni fa e che nessuno sembra avere un problema con quello che il regista a detto tra il suo staff.
Gli accertamenti della Rai
Messa sotto pressione però, la Rai ha avviato accertamenti sulla posizione di Guardì. La consigliera di amministrazione Francesca Bria, in quota PD, ha chiesto ai vertici della televisione di Stato che: “vengano avviati gli accertamenti di competenza e, all’esito, adottate tutte le sanzioni previste a tutela anche dell’immagine aziendale”.
Anche la presidente della commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia del Movimento 5 Stelle, che ha il compito di sorvegliare l’operato della televisione pubblica, ha chiesto all’azienda di prendere posizione riguardo quanto detto da Guardì.
In risposta dalla dirigenza Rai è arrivata la comunicazione dell’avvio di un audit interno all’azienda e di tutte le procedure previste in questi casi, proprio in risposta agli audio pubblicati da Le Iene il 28 novembre.
La questione dell’autista
I fuori onda non sono però l’unica questione che sta agitando la Rai riguardo all’autore e regista Michele Guardì. Ci sarebbe infatti un altro problema che è stato sollevato mentre infuriava la polemica sugli audio.
Il regista avrebbe infatti utilizzato il suo autista sotto contratto con la Rai, per scopi personali. Guardì ha risposto che l’uomo sarebbe anche sotto contratto con lui personalmente, senza che questo lo ostacoli nel lavoro che svolge per la TV pubblica.