La polvere bianca Sniffy ricorda la cocaina e spopola fra i giovani in Francia: il Governo vuole vietarla
In Francia il Governo è in allarme per la diffusione di Sniffy, una polvere bianca energizzante che ricorda la cocaina, amata dai giovani
Il suo nome lascia poco spazio alle interpretazioni, sfruttando il potere evocativo dell’onomatopea per suggerire il suo utilizzo: Sniffy, una polvere bianca aromatizzata che ricorda la cocaina, sta spopolando in Francia soprattutto fra i giovanissimi, mentre crescono le preoccupazioni e le polemiche. Il prodotto, completamente legale, promette un aumento di energia per 20-30 minuti grazie alla sua composizione ricca di sostanze eccitanti come caffeina e taurina. Mentre il governo, allarmato, considera un divieto, molti tabaccai si rifiutano di venderla, temendo che possa portare a vizi più gravi. Tuttavia, la domanda è in crescita e sempre più esercenti cedono alle pressioni dei fornitori.
- Cos'è Sniffy, la polvere bianca che sembra coca
- Il passaparola sui social e i tabaccai contrari a Sniffy
- Il Governo pensa a un divieto per la polvere Sniffy
Cos’è Sniffy, la polvere bianca che sembra coca
Sniffy è un prodotto teoricamente indirizzato a un pubblico adulto, eppure in Francia il suo consumo sta raggiungendo livelli vertiginosi fra i più giovani, dietro la spinta e il passaparola che corrono sui social media.
La polvere bianca è aromatizzata in vari gusti come fragola, menta, lime o frutto della passione. Dovrebbe assicurare un aumento di energia per 20-30 minuti e contiene caffeina, taurina, creatina, arginina, citrullina, beta-alanina e maltodestrina.
La polvere energizzante Sniffy è in teoria un prodotto per adulti, ma spopola fra i giovanissimi
Sta guadagnando popolarità e generando un business significativo, simile a quello delle sigarette elettroniche usa e getta come i “Puff”. Tuttavia, emergono preoccupazioni per le potenziali conseguenze negative, dato che Sniffy è legale ma potrebbe portare a dipendenze e abusi.
Il passaparola sui social e i tabaccai contrari a Sniffy
Il fenomeno, che ne sta facendo quasi uno status symbol per diversi influencer online (che la consigliano anche semplicemente per fare i compiti), ha iniziato a scuotere l’opinione pubblica e gli attori coinvolti, come i tabaccai, che in larga parte si stanno opponendo alla tendenza rifiutandosi di commercializzare Sniffy.
Molti esercenti infatti hanno deciso di non vendere la polvere perché ricorda troppo la cocaina, ma a differenza di essa, è economica. L’azienda che la produce, Highway, vende anche prodotti a base di CBD e garantisce che l’uso sarà sicuro se si rispetta la dose giornaliera, parlandone come un semplice integratore alimentare.
Il Governo pensa a un divieto per la polvere Sniffy
Gli esperti temono che Sniffy possa portare a dipendenze più gravi. Simile alla cocaina per aspetto e modalità d’uso, viene venduta a 14-20 euro al grammo e inalata tramite una mini-cannuccia.
Già distribuita in Austria, Germania e Svizzera, è arrivata in Francia, dove viene promossa come un energizzante ideale per le feste grazie alle sue proprietà stimolanti.
Il governo francese è allarmato per la situazione e il ministro della Salute, Frédéric Valletoux, ha dichiarato di voler vietare la polvere, definendola “spazzatura”.
“È una corsa continua tra i quasi venditori di morte, la legge deve sempre correre dietro a chi ha sempre simpatiche idee per i nostri giovani” ha dichiarato il ministro, che ha affermato di voler istituire un divieto “appena potremo”.