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La nuova variante Covid KP.3 preoccupa gli Stati Uniti e corre veloce, sintomi e allerta per i viaggi in aereo

La nuova variante più diffusa negli Stati Uniti è la KP.3, con casi in aumento in California. Si propaga rapidamente tramite i viaggi aerei

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Il Covid è tornato a generare una discreta preoccupazione negli Stati Uniti, dove la nuova variante più diffusa, la KP.3, sembra propagarsi a grande velocità grazie ai viaggi in aereo. Si è arrivati a questa conclusione grazie al rilevamento della variante negli aeroporti USA, in passeggeri provenienti da vari paesi, inclusa l’Italia. La California, in particolare a Los Angeles, sta riscontrando un aumento dei casi di Covid e dei ricoveri, e gli esperti temono una nuova estate segnata dai contagi.

La nuova variante Covid KP.3 è la più diffusa negli Stati Uniti: sintomi e quanto è contagiosa

La variante KP deriva dalla JN.1 ma mostra una potere di contagio molto più elevato. Negli Stati Uniti, i grafici sulla presenza del virus sono in crescita e con livelli significativi già raggiunti in diversi stati, il che apre alla possibilità (e la preoccupazione) tra gli esperti riguardo a un’eventuale ondata estiva di contagi.

Nella contea di Los Angeles, in particolare, si osserva un aumento dei casi di Covid e dei ricoveri a causa di complicazioni, con la diffusione che si estende a tutta la California.

I numeri dei casi di Covid negli Stati Uniti con la nuova variante

Le infezioni sono principalmente causate da varie mutazioni del virus Covid, conosciute collettivamente come ‘FLiRT‘. Sono però le mutazioni KP.2, KP.3 e KP.1.1 a essere segnalate come responsabili della recente crescita di casi negli USA, secondo i dati più recenti disponibili.

Citando qualche numero a titolo esemplificativo, Los Angeles ha visto un aumento giornaliero di casi Covid a 121 nella scorsa settimana, rispetto ai 106 della settimana precedente, mentre i ricoveri sono saliti da 102 a 126 al giorno.

Variante KP.3 in California, estate a rischio contagi

Gli ufficiali sanitari notano che questi numeri sono in aumento poiché molti casi non vengono segnalati dai cittadini e sono rilevati solo tramite tamponi nei laboratori.

Peter Chin-Hong, epidemiologo presso l’ospedale universitario di San Francisco, ha sottolineato che le mutazioni KP del Covid sono circa il 20% più contagiose della variante originale JN.1.

I Centri di prevenzione e controllo (Cdc) segnalano alti livelli di presenza del virus nelle acque reflue di stati come Florida, Hawaii, Montana, California, Alaska, Connecticut, Georgia, Maryland e New Mexico.

I viaggi aerei come veicolo della nuova variante del Covid

La banca dati che registra le sequenze virali dai laboratori globali, Gisaid, mostra le sequenze Covid KP.3.1.1 – rilevate negli aeroporti degli USA l’11 giugno 2024- di passeggeri provenienti da vari Paesi tra cui Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Spagna (quest’ultima ne ha il maggior numero).

Secondo alcuni esperti interpellati da Adnkronos, tra cui Fabio Filippini (dottorando del Centro Retrovirus dell’Università di Pisa), “non risultano al momento sequenze depositate in Gisaid dall’Italia“.

Prima dell’11 giugno 2024, precisamente il 9 maggio, “risulta invece una sequenza che sarebbe di una passeggera proveniente dall’Italia, una donna di mezza età”, spiega il cacciatore italiano di varianti, Federico Gueli.

Quindi, è prematuro affermare che il virus potrebbe imporsi anche in Italia con questa variante.

Tuttavia, è abbastanza probabile che la KP.3 sfrutti bene i viaggi aerei come vettore di diffusione: ecco perché le vecchie mascherine FFP2 possono tornare a essere un’utile precauzione da adottare in volo.

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