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La Nato schiera la portaerei Gerald Ford nel Mediterraneo: il messaggio a Putin e alla Russia

La nave da guerra più grande del mondo è stata spostata nel Mar Ionio: può ospitare 75 tra elicotteri e aerei oltre a 4.300 marinai

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

La portaerei Gerald R.Ford, la nave militare più grande del mondo, si è spostata nel mar Ionio dopo aver lasciato il mar Egeo. Con una stazza di 100mila tonnellate e una lunghezza di 337 metri, la nave americana è senza dubbio il fiore all’occhiello della marina dei Paesi Nato. Non a caso la sua prima missione è stata verso l’Europa, per l’esattezza verso il mare del Nord: un chiaro messaggio alla Russia e a Putin.

Equipaggio fino a 4.300 marinai

La Ford ha un equipaggio di 2.600 marinai, che può arrivare a 4.300 se si include anche il personale che si occupa degli aerei.

Può ospitare a bordo 75 tra aerei ed elicotteri, tra cui 60 cacciabombardieri F-18 Hornet. In questa particolare missione la portaerei americana risponde agli ordini della catena di comando della Nato.

Nuova generazione di portaerei

La nave americana è la prima di una nuova generazione di portaerei perché può contare su propulsori nucleari migliorati e catapulte elettromagnetiche innovative per lanciare gli aerei.

Ciò permette di gestire l’attività di decollo in condizioni meteo avverse e con velivoli di dimensioni maggiori. Il collaudo delle nuove tecnologie, e in particolare la messa a punto delle catapulte, ha ritardato l’entrata in servizio della nave perché ha richiesto cinque anni circa.

Solo nel 2022 la nave ha lasciato la base americana di Norfolk, in Virginia.

Prima missione verso il Mare del Nord

La prima missione della portaerei Gerald R. Ford, intitolata al 38esimo presidente degli Stati Uniti, ha suscitato la dura reazione della Russia.

La gigantesca portaerei, infatti, ha raggiunto Oslo, in Norvegia. Una mossa bollata da Mosca come “illogica e dannosa” perché “non ci sono questioni nel mare del Nord che richiedano una soluzione militare, né questioni che richiedano un intervento esterno”.

Chiaramente la missione della portaerei era un messaggio a Putin e alla Russia. Non a caso, qualche settimana dopo, la Gerald Ford si è spostata nel Mediterraneo, prima nel mar Egeo e ora nel mar Ionio.

Fonte foto: ANSA

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