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La Madre Superiore si innamora, il Convento viene chiuso

In Toscana la comunità di un piccolo paese dell'aretino toccata dalla vicenda

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Novella monaca di Monza a voler essere cattivi. In pieno dibattito sul celibato dei preti ed in generale sulla, possibile, vita familiare di uomini e donne della Chiesa, arriva un’altra storia che vede una suora protagonista di una decisione che ha cambiato la vita alle sue consorelle e al convento a loro assegnato che è stato chiuso dalla Santa Sede.

Siamo a Sansepolcro in provincia di Arezzo. Qui sorge l’antico convento dei Padri Cappuccini che 4 anni fa è stato riaperto e affidato alle monache benedettine olivetane e diventò un monastero, dedicato a San Bernardo Tolomei. In questi giorni è successo quello che quasi nessuno si aspettava. La madre superiore Maria Teresa Saccente ha lasciato il proprio velo. Il motivo? Semplice, si è innamorata di un uomo.

Da qui la decisione, drastica, di chiudere il Convento con buona pace della comunità e delle altre sorelle: una di 80 anni, e due novizie. A dire il vero nella vicenda c’è una sorta di danno oltre la beffa perché voci di paese dicono che la storia d’amore travolgente, che è costata i voti a Suor Maria Teresa, sarebbe già finita per decisione stessa della sorella nel tentativo di assecondare la sua forte vocazione. Ma questo non sembra aver ostacolato la decisione di chiusura del convento.

Rammaricata Maria Teresa Saccente ne ha parlato a La Repubblica: «La gente piange per la chiusura del monastero, e anch’io piango, quello che sto subendo mi segnerà per la vita, e sarà difficile che in futuro io voglia ancora avere a che fare con la Chiesa».

Infatti tutti a Sansepolcro al di là dei giudizi morali sulla vicenda sono addolorati dalla chiusura di una struttura che aveva molteplici fini tra cui anche lo sviluppo del turismo religioso: 19 posti letto nel convento, più altri 20 in alcuni bungalow nel bosco, con un grande spazio anche per matrimoni, battesimi e comunioni. Che suor Maria amministrava con grande spirito di iniziativa e lungimiranza.

Per il sindaco Mauro Cornioli è «un luogo spirituale e uno spazio di accoglienza di cui Sansepolcro non può fare a meno». Mentre se ne lava, in parte, le mani il vescovo di Arezzo Riccardo Fontana: «io non c’entro nulla, è intervenuta la Santa Sede e tutto è finito».

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