La madre del 13enne Chris investito vicino Verona: "Lasciato morire come un cane". Il conducente resta libero
L'automobilista che ha travolto e ucciso il 13enne Chris Obeng Abom in provincia di Verona resta libero, le parole di dolore della madre
Non si dà pace la madre di Chris Obeng Abom, il 13enne investito in provincia di Verona, a Negrar di Valpolicella. Non è un mistero nemmeno la frustrazione del dottor Enrico Polati, direttore del reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Borgo Trento dove Chris ha esalato il suo ultimo respiro. Ad uccidere il 13enne è stata una catena di fattori: il tempo trascorso e l’impatto con l’auto. Ora, per il momento, l’automobilista a bordo della Renault Espace che ha travolto il ragazzino non entrerà in carcere.
- 13enne investito vicino Verona, la rabbia della madre
- L'automobilista resta libero
- L'investimento del 13enne
13enne investito vicino Verona, la rabbia della madre
Chris Obeng Abom è morto il 1° agosto in ospedale.
Poche ore prima era stato investito lungo la via San Vito di Negrar di Valpolicella, intorno alla mezzanotte tra il 31 luglio e il 1° agosto.
Non si dà pace la madre di Chris Obeng Abom, il 13enne investito in provincia di Verona: il conducente dell’auto pirata per il momento resta libero
“Non può essere vero, dov’è il mio Chris?”, queste le parole disperate della madre del ragazzino, comprensibilmente incapace di rassegnarsi alla morte atroce del figlio.
Ancora: “Non doveva morire in quel modo. Lasciato a terra come un cane“, riporta ‘Repubblica’.
Come detto in apertura, anche il direttore del reparto di terapia intensiva non nasconde la sua rabbia: “Quell’automobilista l’ha lasciato morire, se fosse stato soccorso immediatamente si sarebbe salvato“.
L’automobilista resta libero
Come riporta ‘Repubblica’, il conducente dell’auto pirata – una Renault Espace – è stato denunciato a piede libero per i reati di omicidio stradale, fuga in caso di incidente e omissione di soccorso.
Per il momento, però, le porte del carcere resteranno chiuse. Il conducente della Renault Espace è un 39enne con precedenti per droga e guida in stato di ebbrezza.
Come riporta ‘Il Resto del Carlino’, il pm potrebbe disporre un arresto preventivo. Nel frattempo all’uomo è stata ritirata la patente e il veicolo è stato posto sotto sequestro.
L’automobile è di proprietà della madre.
L’investimento del 13enne
Alla mezzanotte tra il 31 luglio e il 1° agosto Chris Obeng Abom, appassionato di calcio nonché stella nascente della Polisportiva Negrar, è stato investito in via San Vito a Negrar di Valpolicella.
L’automobilista non gli ha prestato soccorso. Il corpo di Chris è stato sbalzato verso un vigneto e l’uomo si è dato alla fuga. Il ragazzino stava tornando a casa dopo una partita a calcio con gli amici.
A trovare il corpo del piccolo Chris, un’ora dopo, sono stati due cittadini che hanno subito allertato i soccorsi. Il 13enne è morto per ipossia.
Dopo l’incidente, il 39enne è rientrato a casa e l’indomani è andato al lavoro con un parabrezza sfondato ed evidenti danni al baule. Sul luogo del misfatto gli inquirenti hanno rinvenuto parti del fanale e dello specchietto retrovisore.
Ad incastrare il 39enne sono state le immagini dei circuiti di videosorveglianza. In 12 ore i carabinieri sono stati in grado di rintracciare il responsabile presso il cantiere in cui lavora: “Sì, ero io alla guida“, ha detto ai militari.