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La frase dell'ex ambasciatrice Elena Basile sugli ostaggi di Hamas, scontro in diretta tv: "Si vergogni"

Ha suscitato indignazione la frase di Elena Basile in diretta a Otto e Mezzo: per l'ex ambasciatrice gli ostaggi americani sarebbero "troppo pochi"

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Scoppia la polemica contro l’ex ambasciatrice Elena Basile, tutto per colpa di alcune frasi pronunciate durante la sua ospitata in tv a Otto e Mezzo. Nello specifico, a indignare è stata una frase sugli ostaggi statunitensi presi da Hamas dopo l’attacco a Israele.

Per Elena Basile gli ostaggi americani di Hamas sono “pochi”

Non poteva passare inosservata la presenza della controversa Elena Basile nel corso del programma di Lilli Gruber su La7. L’ex diplomatica italiana, già al centro delle polemiche per i suoi articoli sulla guerra in Ucraina firmati come Ipazia, ha affrontato lo scottante tema della guerra tra Hamas e Israele.

Il conflitto scoppiato il 7 ottobre 2023 sta preoccupando il resto del mondo, soprattutto a causa dell’alto numero di ostaggi che il gruppo paramilitare palestinese ha preso con sé. Tra loro non ci sono solo israeliani, ma forse anche italiani e sicuramente cittadini statunitensi. Troppo pochi, per la Basile.

manifestazione pro hamasFonte foto: ANSA

Manifestazione pro-Palestina a Karachi, in Pakistan

«Peccato perché in effetti, se fossero tanti gli ostaggi americani, gli Stati Uniti potrebbero avere un ruolo di mediazione» ha detto in diretta tv, dopo la lettura dell’ultima dichiarazione del portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.

Parole che hanno indignato soprattutto il giornalista Aldo Cazzullo, secondo cui l’ex ambasciatrice si dovrebbe “vergognare della sua erudizione“. La donna ha replicato così: “Che differenza ci sarebbe se ci fossero più ostaggi americani e meno ostaggi francesi? È un attacco assurdo”.

Polemica anche con Beppe Severgnini in diretta tv

Non è stato l’unico momento di tensione durante la puntata. È andato in scena anche un botta e risposta tra la stessa Elena Basile e il vicedirettore del Corriere della Sera, Beppe Severgnini, contrario alla lettura secondo cui Israele ha grosse responsabilità negli attacchi ricevuti.

“Ha commesso molti errori, però non ha mai fatto niente del genere. Non possiamo e non dobbiamo paragonare una democrazia imperfetta a un’organizzazione terroristica” ha sostenuto il giornalista, sottolineando che a Israele si può contestare l’operato del governo, ma a Gaza fare lo stesso con Hamas non è possibile.

La replica è stata immediata: “È indifendibile l’arroganza, la hybris con la quale l’Occidente crede di appartenere a una civiltà privilegiata […] Vorrei ricordare che gli ebrei sono stati sterminati da una potenza europea, la Germania. Quindi, smettiamola di descrivere le democrazie occidentali come un giardino di fiori e di rose. Non è così”.

Chi è l’ex ambasciatrice che si firma come Ipazia

Elena Basile è una scrittrice e diplomatica italiana. Dopo i primi anni all’ambasciata di Antananarivo (Madagascar), tra il 2013 e il 2021 ha rappresentato il nostro Paese nelle ambasciate in Svezia e Belgio, ricevendo inoltre per i suoi servizi l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Il suo nome è diventato particolarmente famoso lo scorso luglio, quando alcuni articoli sul Fatto Quotidiano firmati come “Ipazia” hanno scatenato polemiche perché, contestato l’operato di Kiev e del governo Zelensky, sono stati considerati smaccatamente filorussi.

Marco Travaglio, direttore del quotidiano, ha difeso la sua autrice sostenendo che sia “prestigioso che abbia scritto articoli di quel livello spiegando ciò che tutti gli ex ambasciatori, generali e militari pensano”.

 

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elena-basile-hamas-ostaggi Fonte foto: ANSA - Facebook
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