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La Francia usa i droni per respingere i migranti in Val di Susa verso l'Italia: interviene la Croce Rossa

La Francia respinge circa 40 migranti al confine con l'Italia, in Val di Susa: interviene la Croce Rossa

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Ancora respingimenti di migranti al confine francese. Le autorità transalpine hanno fermato una quarantina di persone che cercavano di entrare nel Paese attraverso i boschi della Val di Susa. Intervenuta anche la Croce Rossa.

I respingimenti al confine francese

Le forze dell’ordine francesi hanno respinto circa 40 persone che stavano cercando di attraversare il confine in Alta Val di Susa, in Piemonte, e li ha rimandati in Italia. Si tratta di migranti che si stanno spostando in quelli che sono comunemente conosciuti come movimenti secondari.

Lo riporta l’agenzia di stampa ANSA, che cita come fonte la onlus Rainbow4Africa, che tramite il suo presidente Paolo Narcisi ha denunciato l’accaduto. Il risultato è un affollamento di migranti al rifugio di Oulx.

Migranti francia droniFonte foto: ANSA

Secondo il racconto della onlus, tra i metodi utilizzati dalla Gendarmerie francese per trovare le persone da respingere anche c’è stato anche l’utilizzo di droni volanti, che dall’alto hanno aiutato a individuare i migranti da respingere.

Interviene la Croce Rossa

In questo modo, durante la mattinata, le forze dell’ordine francesi hanno identificato e respinto circa 40 migranti, che sono quindi tornati nel nostro Paese fermandosi presso il rifugio di Oulx.

La situazione di affollamento denunciata dai volontari della onlus Rainbow4Africa ha portato alla decisione di richiedere l’intervento, presso il rifugio, della Croce Rossa, per assicurarsi delle condizioni di salute delle persone respinte.

“La situazione ci è stata aggiornata dai volontari della Croce Rossa intervenuti in soccorso. Il rifugio è pieno, stimiamo oltre 180 i migranti ospitati abbiamo deciso di mettere gente a dormire in terra” ha dichiarato all’ANSA Narcisi.

Perché la Francia respinge i migranti

Il confine tra Francia e Italia è teoricamente aperto. Entrambi i Paesi fanno parte del trattato di Schengen, che prevede la libera circolazione delle persone al loro interno.

Fa eccezione a questo accordo però il trattato di Dublino, che regola come l’Unione europea gestisce le richieste di asilo dei migranti. Secondo questo accordo, è il cosiddetto Paese di primo arrivo, l’Italia in questo caso, a doversi occupare delle procedure.

I movimenti secondari quindi, che vedono i migranti spostarsi all’interno del territorio dell’Unione, sono quindi proibiti e questo dà il diritto alla Gendarmerie francese di respingerli verso l’Italia.

Foto migranti Ventimiglia Gianchette e Roya Fonte foto: ANSA
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