,,

L'addio a Anna Scala, uccisa a coltellate dall'ex compagno a Piano di Sorrento. La famiglia: "Morte evitabile"

In occasione dei funerali della 56enne ammazzata a coltellate, l'avvocato della famiglia ha detto che c'erano tutti i segnali per evitare la tragedia

Pubblicato:

Per evitare la morte di Anna Scala, la donna uccisa a coltellate dall’ex compagno a Piano di Sorrento, non è stato fatto abbastanza. È quello che emerge dalle parole del legale della famiglia Scala, Giovanni De Gennaro, nel giorno dei funerali della 56enne ammazzata. Come riportato da ‘Ansa‘, De Gennaro non è solo l’avvocato della famiglia di Anna Scala, ma è anche un suo parente. “I segnali precursori c’erano tutti“, ha detto.

Non è stato fatto abbastanza per evitare la tragedia

Dalle parole del legale della famiglia emerge lo sconforto per una morte evitabile, ma anche la rabbia di non aver fatto abbastanza, perché “che fosse in pericolo era ormai chiaro”, ha spiegato.

Le avvisaglie, insomma, c’erano. Lo dimostrano le violenze che ci sarebbero state in questi anni e che gli inquirenti hanno ricostruito. L’ultima delle quali, a luglio, quando Anna Scala aveva denunciato l’ex compagno. Ma “nonostante ciò, nulla è stato fatto per impedire a quell’uomo che la uccidesse“, ha detto l’avvocato De Gennaro.

I funerali di Anna ScalaFonte foto: ANSA
L’uscita del feretro di Anna Scala dalla chiesa in cui si sono svolti i funerali a Vico Equense

Sono le parole pronunciate dal parente della vittima, nel giorno dei funerali della 56enne. “Una misura cautelare, anche solo un braccialetto, avrebbe evitato questa tragedia“, ha aggiunto De Gennaro prima delle esequie che si sono celebrate nel pomeriggio del 19 agosto a Vico Equense.

Il parroco durante i funerali: “Nessuna violenza è un fatto privato”

Anna Scala purtroppo non è l’unica. L’avvocato della famiglia lo sa bene quando dice che: “C’è qualcosa da rettificare nella gestione del cosiddetto codice rosso“.

Il legale Giovanni De Gennaro individua i nodi che, in molti casi, non aiuterebbero le vittime a liberarsi dei loro potenziali carnefici. “Vanno potenziate le sezioni delle Procure che si occupano di questa vera e propria emergenza nazionale e, soprattutto, deve essere data maggiore discrezionalità a chi indaga, a chi è sul territorio, a chi conosce le persone coinvolte”, ha detto l’avvocato.

Anche durante i funerali, si ribadisce che non è stato fatto abbastanza. “Non abbiamo saputo o potuto difendere”, ha detto nella sua omelia don Maurizio Esposito che ha precisato come “siamo tutti chiamati a sentirci più responsabili e a fare qualcosa”, perché – ha aggiunto – “nessuna violenza o litigio è un fatto privato”.

La donna lo aveva già denunciato

Il corpo senza vita di Anna Scala è stato ritrovato il 17 agosto nel bagagliaio di un’auto a Piano di Sorrento, Comune in provincia di Napoli.

A ucciderla, secondo le prime ricostruzioni sarebbe stato il suo ex compagno, il 54enne Salvatore Ferraiuolo. Una tesi subito confermata da lui stesso che, dopo essere stato fermato e condotto in caserma dai carabinieri, ha confessato di aver ammazzato la 56enne colpendola alla schiena con un coltello.

Secondo la Procura è possibile che l’uomo abbia pianificato l’omicidio dopo la denuncia che la vittima aveva fatto a luglio. In una telefonata Ferraiuolo avrebbe minacciato di morte Anna Scala se non avesse ritirato la denuncia.

anna-scala-uccisa-la-rabbia-della-famiglia Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,