La Corea del Nord parla di guerra nucleare, tensione alle stelle con Stati Uniti e Corea del Sud: cosa succede
"Le azioni belligeranti degli Stati Uniti hanno spinto le tensioni militari vicino all'orlo della guerra nucleare": l'accusa della Corea del Nord
Tensione alle stelle nella penisola coreana. La Corea del Nord accusa Stati Uniti e Corea del Sud, in una dura presa di posizione, di aver spinto le tensioni militari vicino all’orlo della guerra nucleare.
L’accusa di Pyongyang agli Usa
Le “azioni belligeranti degli Stati Uniti” hanno spinto le tensioni militari nella penisola coreana e nel nord-est asiatico, che sono già precipitate in una situazione estremamente instabile “vicino all’orlo della guerra nucleare”, afferma la nota del ministero degli esteri coreano.
In un rapporto pubblicato dall’Istituto per gli studi americani del ministero degli Esteri nordcoreano, riporta l’agenzia Ansa, Pyongyang paragona le tensioni militari nella regione alla notte prima dello scoppio della Guerra di Corea del 1950-53, criticando gli Usa e la Corea del Sud per il loro “delirante confronto militare anticomunista” e le “minacce retoriche”.
Tensione massima
La Corea del Nord accusa gli Usa di ricorrere “a preoccupanti atti ostili“, che invadono “senza ritegno la sovranità e la sicurezza” del Paese più che mai quest’anno e “hanno raggiunto una soglia che non può più essere tollerata“.
La guerra non riguarderebbe solo la penisola coreana ma il mondo intero. Pyongyang avverte infatti che una guerra nella penisola “si espanderebbe rapidamente in una guerra mondiale e in una guerra termonucleare senza precedenti al mondo”, causando “le conseguenze più catastrofiche e irreversibili” per tutto il pianeta.
Manifestazioni nel Paese: “Usa imperialisti”
La dura presa di posizione di Pyongyang arriva a ridosso del 73mo anniversario della Guerra di Corea. La Corea del Nord ha infatti organizzato manifestazioni di massa nella capitale nella giornata di domenica 25 giugno: circa 120mila lavoratori e studenti hanno preso parte alle manifestazioni, secondo l’agenzia di stampa “Korean Central News Agency”.
Il colle Mansu di Pyongyang
I manifestanti hanno esibito cartelloni con scritto “gli Stati Uniti continentali sono il nostro poligono di tiro” e “gli imperialisti Usa sono i distruttori della pace”.
L’agenzia stampa statale ha inoltre riferito che Pyongyang manterrà la sua politica di “aumento della produzione di armi nucleari potenti”.
Il 19 giugno, durante la sua visita ufficiale in Cina, il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, ha dichiarato che tutti i membri della comunità internazionale “hanno interesse a incoraggiare la Corea del Nord ad agire in modo responsabile”, a smettere di “lanciare missili”, a iniziare a impegnarsi in “questo programma nucleare” e la “Cina è in una posizione unica per spingere Pyongyang a impegnarsi nel dialogo e a porre fine al suo comportamento pericoloso“.