La Corea del Nord lancia 330 palloni con spazzatura al Sud, Seul risponde a colpi di propaganda e k-pop
La Corea del Nord continua la "guerra" contro il Sud e invia 330 palloni con spazzatura a Seul. Gli attivisti rispondono con k-pop e k-drama
Le due sorelle belligeranti continuano a fronteggiarsi: la Corea del Nord, infatti, ha ripreso con il lancio di palloni spazzatura a Sud, e non certamente per scherzare con la divisione confinante. Il fatto, oltre ad essere riportato dai media, è denunciato dal sindaco di Seul Oh Se-Hoon che parla di “provocazione di basso livello”. Tuttavia, la Corea del Sud non è rimasta a guardare e ha prontamente risposto all’iniziativa.
- La Corea del Nord invia palloni spazzatura al Sud
- La risposta di Seul: propaganda e k-pop
- Le motivazioni
La Corea del Nord invia palloni spazzatura al Sud
Sono 330, ma non sono gli unici, i palloni inviati dalla Corea del Nord a Seul, nello Stato del Sud, per riversare sul Paese rivale la spazzatura, una “provocazione di basso livello” come definita dal sindaco Oh Se-Hoon e alla quale il Meridione ha prontamente risposto.
Come ricostruisce ‘SkyTg24’, infatti, nell’ultima settimana Pyongyang ha inviato al Sud almeno 3500 palloncini, talvolta contenenti anche escrementi di animali. Per ragioni di sicurezza, a questo giro il contenuto dei pacchi è stato analizzato, e fortunatamente non sono state rilevate sostanze tossiche.
Le autorità sul luogo del ritrovamento dei palloni di spazzatura inviati dalla Corea del Nord a Seul, una “provocazione di basso livello” secondo il sindaco della città
Una campagna di provocazioni annunciata, tuttavia, quando pochi giorni prima il ministro nordcoreano alla Difesa Kim Kang aveva parlato di “cumuli di carta straccia e sporcizia” che presto avrebbero raggiunto Seul.
Così è stato: solamente il 29 maggio i vertici della Corea del Sud hanno invitato Pyongyang a “fermare immediatamente questa azione disumana e grossolana” ritenuta una minaccia per il popolo del Sud. I militari sono impegnati nella raccolta dei pacchi dal Nord, mentre i residenti sono invitati a tenersi lontani dai palloncini piovuti dal cielo.
La risposta di Seul: propaganda e k-pop
Come già detto, la risposta della Corea del Sud non si è lasciata attendere. Lungo le zone di confine, infatti, Seul ha attivato gli altoparlanti per inviare messaggi di propaganda, ma non solo.
A colpire in modo più deciso Pyongyang, tuttavia, sono gli attivisti di Fighters for Free North Korea che sono guidati da Park Sang-hak, un dissidente nordcoreano. I ‘Fighters’ hanno distribuito volantini contenenti feroci critiche contro Kim Jong Un ma nel contempo hanno lanciato palloncini per trasportare dall’altro lato chiavette USB contenenti brani k-pop e serie k-drama. Ma da cosa nascono queste iniziative?
Le motivazioni
La risposta arriva dall’agenzia nordcoreana ‘KCNA’. I palloncini trasportanti immondizia e feci sarebbero una risposta alle iniziative dei dissidenti nordcoreani in Corea del Sud, che nelle ultime settimane avrebbero inviato a Pyongyang non solo materiale propagandistico contro Jong Un, bensì anche medicinali e alimenti vietati al Nord.
Ad esempio, gli attivisti avrebbero inviato al nord i Choco Pies, dolci tipici del Nuovo Continente ma diffusi anche nella Corea del Sud. Infine, sono stati inviati anche dollari americani.