La corda si spezza dopo il salto mentre fa bungee jumping: sopravvive per miracolo, risarcimento da 270 euro
Il turista, che ha perso i sensi durante il bungee jumping andato storto in Thailandia, è stato ricoverato con ferite al corpo, al torace e ai polmoni
Un momento terrificante, ripreso anche dalle telecamere, quello nel quale la corda del bungee jumping con la quale un turista si era appena tuffato da una piattaforma in Thailandia si è spezzata. L’uomo è precipitato nel vuoto, si è miracolosamente salvato e ha ricevuto una proposta di risarcimento da poco meno di 300 euro.
Il salto nel vuoto del turista
La terribile disavventura è capitata a un turista di 39 anni originario di Hong Kong, che si trovava in visita in Thailandia e ha deciso di provare il brivido del bungee jumping nella località di Pattaya.
L’uomo è stato ripreso da molti dei presenti mentre si preparava al salto e si buttava di sotto a braccia tese, da un’altezza di circa 30 metri, in attesa dello strattone che lo avrebbe riportato in salvo.
Un’ambulanza thailandese
Uno strattone che però non è arrivato, dato che la corda alla quale l’uomo era legato si è improvvisamente spezzata quando mancavano pochi centimetri dal suolo.
Il turista miracolosamente sopravvissuto
Alla fine del salto non c’era terreno ma uno specchio d’acqua, nel quale l’uomo è finito con violenza in seguito alla rottura della corda di sostegno.
“Era davvero alto, quindi ho chiuso gli occhi. Avevo programmato di riaprire gli occhi quando mi sarei rialzato” – ha raccontato il turista alla CNN – “ma mi sono reso conto che il cordone si era spezzato quando ho aperto gli occhi ed ero circondato dall’acqua.”
L’uomo è riuscito a riemergere, nuotando con i piedi ancora allacciati, ed è stato soccorso dallo staff del Chang Thai Thappraya Safari and Adventure Park. “Era come se qualcuno mi avesse picchiato davvero forte” ha detto il fortunato saltatore, che è stato subito portato in ospedale per i controlli.
Il risarcimento di 270 euro
In ospedale l’uomo è stato curato principalmente con antidolorifici. A parte un’infezione polmonare, dovuta probabilmente all’ingerimento involontario di acqua sporca, il turista se l’è cavata con qualche brutta escoriazione.
La beffa è arrivata però dopo, quando dal parco avventura è arrivato un risarcimento di 2.300 dollari hongkonghesi, equivalenti a circa 270€. Per il turista, che sostiene di aver rischiato la vita, l’assegno sembra più una beffa, ma l’azienda la vede diversamente.
“Il turista aveva firmato una rinuncia alla responsabilità prima di fare il salto – ha spiegato Nithit Intim, il fondatore del parco avventura – e oltre al biglietto d’ingresso e alle spese mediche non può pretendere risarcimenti per spese di altro genere”. Ciononostante, il titolare si è detto disposto a pagare eventuali altre spese mediche, a patto che i risarcimenti vengano richiesti insieme alle ricevute.