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La colf fa causa a Gianluca Vacchi, le accuse: insulti e straordinari non pagati fino alle 5 di mattina

Il comportamento della star di Tik Tok avrebbe provocato tensioni tra il personale, la donna ha chiesto 70mila euro

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Un incubo”. Così una colf 44enne ha definito gli anni di lavoro presso l’influencer Gianluca Vacchi. Un quadro che si arricchisce, secondo la testimonianza dell’ex dipendente, di straordinari e tfr non pagati e dei comportamenti aggressivi dell’imprenditore. Il tutto è contenuto in un atto di citazione civile, con il quale la donna ha fatto causa alla star dei social.

La notizia è stata riportata da La Repubblica.

Ex dipendente fa causa a Gianluca Vacchi: il dietro le quinte dei balletti su Tik Tok, gli errori “scatenavano la rabbia” dell’imprenditore

“Una fonte di stress tra il personale”: lo sarebbero stati, secondo la donna che ha accusato Vacchi, i balletti su Tik Tok dell’imprenditore. Se questi ultimi non “venivano eseguiti perfettamente”, si “scatenava la rabbia” della star dei social.

Inveiva contro i domestici, lanciando il cellulare e spaccando la lampada usata per le riprese”, è la testimonianza, che si arricchisce anche degli insulti di Vacchi all’indirizzo di chi era chiamato a comparire nei video. Un comportamento che si fa fatica a ricollegare ai dietro le quinte di clip tutt’altro che angoscianti, ma anzi caratterizzate da un certo brio, evidentemente forzato, almeno nella versione della querelante.

“Mister Enjoy” nei guai? Tfr e straordinari non pagati, turni massacranti fino a tarda notte: l’accusa

La 44enne, insieme ad altri due dipendenti, ha fatto causa al cosiddetto “Mister Enjoy”. La richiesta della prima, in particolare, è il riconoscimento di 70mila euro, tra tfr e straordinari non pagati.

Nell’atto di citazione civile si legge che la donna, assunta per lavorare sei giorni alla settimana per sei ore, veniva invece impiegata anche per 20 ore senza interruzioni, un extra che non sarebbe stato considerato alla stregua di uno straordinario e, quindi, non sarebbe stato retribuito. Niente riposo settimanale, niente ferie.

La colf contro l’influencer: durante i soggiorni in Sardegna il lavoro fino alle 4 o alle 5 notte

Un momento di tensione, si legge ancora su La Repubblica, che riposta il contenuto dell’atto di citazione civile, era rappresentato anche dalla preparazione dei bagagli, che dovevano contenere tutti gli abiti di cui Vacchi aveva fatto richiesta: in caso di mancanza di un solo capo d’abbigliamento, l’influencer avrebbe teorizzato la possibilità di una detrazione in busta paga pari a 100 euro.

“L’orario si estendeva indicativamente dalle 10 di mattina alle 3 di notte, a volte anche fino alle 4 o alle 5”, ricorda la colf, parlando dei soggiorni in Sardegna. Poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso: un accordo di riservatezza, che la donna non ha firmato, una scelta che avrebbe quindi determinato il suo licenziamento.

gianluca vacchi Fonte foto: ANSA
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