La Cnn accosta la Puglia sede del G7 alla mafia, la rabbia del Governo Meloni e gli errori della testata Usa
Un reportage della Cnn, riferendosi alla Puglia, ha parlato del “G7 italiano nella regione della mafia”: l’ira di Crosetto e del Governo Meloni
Un reportage della Cnn sulla Puglia, intitolato “La violenza della mafia (o di tipo mafioso) è in aumento nella stessa regione italiana dove i leader del G7 si incontreranno”, ha fatto infuriare il Governo Meloni, portando a una dura risposta del ministro Crosetto.
- Il reportage della Cnn sul G7 e sulla mafia in Puglia
- L’ira del Governo Meloni
- La risposta del presidente Michele Emiliano
Il reportage della Cnn sul G7 e sulla mafia in Puglia
“Mafia-style violence is on the rise in the same Italian region where G7 leaders are set to meet” (letteralmente, “La violenza di tipo mafioso è in aumento nella stessa regione italiana dove i leader del G7 si incontreranno”): è questo il titolo che la Cnn ha dato a un reportage sul prossimo G7, in programma dal 13 al 15 giugno 2024 in Italia, nel comune di Fasano, in provincia di Brindisi, per l’appunto in Puglia.
Il reportage della nota emittente televisiva statunitense parla della Sacra Corona Unita, del peso che i gruppi affiliati hanno in città come Bari e Brindisi, dell’aumento di violenza e di omicidi “di alto profilo per vendetta tra i clan, oltre a numerose mutilazioni” e di presunte “minacce di bombe quasi quotidiane”.
Il post del ministro della Difesa del Governo Meloni, Guido Crosetto, in risposta al reportage della Cnn su Puglia, G7 e mafia
Un reportage che lancia un duro attacco alla Puglia e all’Italia, restituendo l’immagine di una regione dominata da bande mafiose in costante crescita. E, per quanto sia innegabile il problema italiano con la criminalità organizzata, il lavoro della Cnn ha fatto infuriare il Governo Meloni.
L’ira del Governo Meloni
Partendo dal presupposto che, in certi casi, il patriottismo è a dir poco fuori luogo, perché tende ad assimilare l’italiano che riporta le notizie di cronaca a uno che “parla male dell’Italia”, è comunque vero che il reportage firmato da Barbie Latza Nadeau contiene comunque una serie di inesattezze o di informazioni poco chiare sia per il contesto che per le fonti utilizzate.
A rispondere, facendo le veci del Governo, al reportage sul G7 in Puglia ci ha pensato il ministro Guido Crosetto, che in un lungo post pubblicato sui social ha affermato che “dovremmo adire ad un giudice americano e chiedere conto alla CNN per questa diffamazione internazionale”.
“Non sottovaluto affatto la presenza di clan della Sacra corona unita e altri che poliziotti, carabinieri, finanza e magistratura combattono e contrastano ogni giorno, senza clamore – prosegue poi Crosetto – Ma basterebbe leggere le statistiche per vedere che gli episodi di violenza in Puglia, in un anno, stanno ampiamente sotto quelli mensili in una grande città degli Stati Uniti di cui risparmio il nome per non abbassarmi al loro livello”.
La risposta del presidente Michele Emiliano
Sull’argomento è intervenuto anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “In questo momento non voglio disturbare la Cnn, ma si sono scritte una serie di cose inesatte, per cui sono certo che la prossima volta chiederanno al presidente che tutto sommato è ancora un magistrato, ed è un magistrato antimafia”.
“Se c’è una regione che a un certo punto si è inventata prima il sindaco di Bari e poi il presidente della Regione tra i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia, un significato ci sarà”, ha poi continuato Emiliano, come riportato da BrindisiReport.
Ha cercato invece di smorzare i toni il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per il quale si tratta solo di “un vecchio ritornello, un luogo comune che dimostra, purtroppo che tanti giornalisti non conosco la realtà della Puglia, quindi, prima di parlare farebbero bene a informarsi”.