L'Ucraina attacca un aeroporto e una raffineria in Russia: bombardata dai droni la regione di Krasnodar
L'Ucraina ha attaccato la Russia colpendo un aeroporto militare e una raffineria con alcuni droni
Attacco alla Russia. L’Ucraina ha bombardato, utilizzando alcuni droni, una raffineria di petrolio e un aeroporto nella regione meridionale di Krasnodar, mentre il fronte a nord si stabilizza.
- L'attacco dell'Ucraina con i droni a una raffineria
- Gli attacchi alle raffinerie
- La situazione a Kharkiv
L’attacco dell’Ucraina con i droni a una raffineria
L’esercito dell’Ucraina ha attaccato, con l’utilizzo di alcuni droni esplosivi, due strutture nella regione russa di Krasnodar, nel sud della Russia. Gli obiettivi sarebbero stati colpiti nella notte tra il 18 e il 19 maggio.
Si tratterebbe, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ansa, dell’aeroporto militare di Kushchevsk e della raffineria di petrolio di Slavyansk, chiusa per valutare i danni.
L’area attaccata dall’Ucraina
Entrambi gli obiettivi sono ritenuti fondamentali per il proseguimento della guerra in Ucraina. In particolare, dall’aeroporto militare di Kushchevsk partirebbero i jet in direzione del fronte.
Gli attacchi alle raffinerie
Dall’inizio del 2024 l’Ucraina ha iniziato ad attaccare, con l’ausilio di droni a lunga gittata, le raffinerie di petrolio russe anche a migliaia di chilometri dal fronte della guerra.
L’esercito di Kiev ha spiegato che questa strategia vuole danneggiare il fulcro dell‘economia russa, su cui si basano i finanziamenti per lo sforzo bellico profuso da Mosca in Ucraina dal 2022.
Nonostante le sanzioni e la riduzione dell’importazione di beni energetici da parte dell’Occidente infatti, la Russia continua a vendere gas, petrolio e derivati a Paesi come l’India e la Cina, anche se con maggiori difficoltà e profitti inferiori.
La situazione a Kharkiv
La Russia sta nel frattempo tentando una grande offensiva in Ucraina per smuovere il fronte ormai fermo da diversi mesi. Dopo gli assalti a oriente, che sono culminati nella conquista della cittadina di Adiivka, Mosca ha deciso di aprire un fronte a nord.
Direttamente da territorio russo, l’esercito ha lanciato un assalto di terra nella regione di Kharkiv, occupata dall’inizio della guerra e poi liberata in una delle operazioni di maggior successo da parte dell’esercito ucraino.
Dopo alcuni successi marginali in aree di confine poco più estese di qualche decina di chilometri quadrati, l’avanzata russa sembra però aver rallentato fino a fermarsi, assumendo anche in questo caso l’aspetto della guerra di trincea che orami caratterizza l’intero fronte in Ucraina.