L'orso che ha ucciso il runner Andrea Papi è JJ4: aveva aggredito due persone, perché non è stato catturato
Identificato l'orso che ha ucciso Andrea Papi, il runner morto a Caldes: è l'esemplare JJ4
L’orso che ha attaccato e ucciso Andrea Papi a Caldes, in provincia di Trento, il 6 aprile scorso, ora ha un nome. Dopo le analisi genetiche portate avanti negli ultimi giorni, infatti, la Procura di Trento è certa: si tratta di JJ4.
- Orsa JJ4 ha ucciso Andrea Papi
- JJ4 aveva già aggredito due persone
- JJ4 e l'ordine di uccisione, la proposta della LAV
Orsa JJ4 ha ucciso Andrea Papi
Si tratta di un’orsa, e non di un esemplare maschio, l’animale di grosse dimensioni che ha ucciso Andrea Papi nei boschi di Caldes. Dopo i primi sospetti ricaduti su MJ5, infatti, le forze dell’ordine hanno identificato la femmina grazie alle analisi genetiche di rito.
Si tratta di un’orsa di 17 anni, figlia di Joze e Jurka, orsi pionieri del progetto di reintroduzione sulle Alpi, catturati in Slovenia e rilasciati in Trentino fra il 2000 e 2001.
JJ4 aveva già aggredito due persone
Il nome di Jj4, purtroppo, non è nuovo agli episodi di cronaca. L’orsa, infatti, nel giugno 2020 aveva aggredito due uomini, padre e figlio sul monte Peller. La Provincia già al tempo aveva richiesto il suo abbattimento e sul caso si era aperto un duro confronto con l’allora ministro dell’Ambiente Costa.
In un primo momento venne disposta l’ordinanza di cattura, successivamente annullata dal TAR. L’orsa venne quindi radiocollarata, dispositivo che però ora è scarico e quindi non immediatamente rintracciabile. Saranno quindi gli uomini della forestale a cercare di rintracciarla.
JJ4 e l’ordine di uccisione, la proposta della LAV
Il fatto che l’orsa JJ4 sia considerata responsabile della morte di Papi ha portato alla firma dell’ordinanza per l’abbattimento dell’animale. A questa scelta si è opposta la LAV, la Lega anti vivisezione, che ha preannunciato il ricorso.
L’associazione ambientalista ha fatto sapere poi di aver trovato un luogo sicuro dove portare JJ4 ed evitarle così l’uccisione, un rifugio che si è già reso disponibile ad accogliere immediatamente l’orsa.
“Oltre alla messa in salvo dell’orsa, i prossimi passi che porteremo avanti come LAV si muovono su due binari: depositare il ricorso al TAR per impedire l’abbattimento dell’orsa JJ4 disposto dalla Provincia e fare in modo che la stessa Amministrazione locale finalmente si attivi per garantire una pacifica convivenza tra umani e plantigradi attraverso lo sviluppo di un progetto di convivenza fondato sulla prevenzione, come indicano i maggiori esperti mondiali” si legge nella nota LAV.