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L'Etna "colpisce" l'aeroporto di Catania, chiusi alcuni settori dello scalo per "attività vulcanica"

L'aeroporto di Catania è stato costretto a chiudere una parte dei settori aerei vicini all'Etna a causa delle continue eruzioni del vulcano

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L’attività vulcanica avvenuta sull’Etna ha costretto l’aeroporto di Catania a chiudere tre settori dello spazio aereo circostante lo scalo di Fontanarossa. Le eruzioni sull’Etna vanno avanti da diversi giorni e le colate stanno raggiungendo quote sempre più basse.

L’aeroporto di Catania “colpito” dall’eruzione dell’Etna

La società Sac, che gestisce l’aeroporto Fontanarossa di Catania, ha annunciato che tre settori aerei,  A2, A3 e A3 bis, sono stati chiusi a causa della recente attività vulcanica dell’Etna, diventata più significativa dalla mattinata del 12 febbraio.

“Si consiglia comunque ai passeggeri di verificare con la compagnia aerea lo stato del proprio volo prima di recarsi in aeroporto” ha scritto sui propri profili social lo scalo siciliano.

Etna aeroporto CataniaFonte foto: ANSA
L’Etna in eruzione

In ogni caso nessun volo da o per Catania ha subito variazioni a causa della chiusura degli spazi aerei interessati dalle ceneri vulcaniche, che si trovano principalmente a est e a nord est dell’Etna in eruzione.

Le recenti eruzioni dell’Etna

È dal 6 febbraio che l’Etna, il vulcano che sovrasta la città di Catania, ha cominciato a eruttare da alcune delle bocche del cratere sudest. Il vulcano è sotto osservazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

“Dal 10 febbraio da almeno due bocche, sul fianco occidentale del Cratere di Sud-Est, stanno avvenendo esplosioni stromboliane ed emissioni di cenere”, ha dichiarato il vulcanologo Boris Behncke, dell’Ingv di Catania.

“Non è possibile escludere una evoluzione dei fenomeni verso un’attività più energetica con formazione di colonne eruttive, nubi di cenere e flussi piroclastici” hanno continuato i ricercatori dell’Ingv.

Le colate laviche a bassa quota

L’Etna supera i 3mila metri di altitudine alla sommità del suo cratere principale e, anche per questa ragione, ci vuole molto tempo prima che le colate laviche diventino pericolose.

Alcune di quelle createsi nelle recenti attività eruttive stanno però avanzando, incanalandosi nei tracciati di quelle precedenti e creando dei flussi che procedono verso le quote più basse del vulcano siciliano.

“Ci sono diversi bracci lavici che confluiscono in un unico canale. La colata è ben alimentata, e da quota 3.000 metri sembra aver raggiunto quota 1.900 metri circa” ha fatto notare l’Ingv, che sta monitorando la situazione.

catania-aeroporto-etna-fontanarossa Fonte foto: Getty
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