L'Argentina di Javier Milei in piena fobia transgender: vietate le transizioni di genere ai minorenni
Il presidente dell’Argentina Javier Milei vieta le procedure per il cambio di sesso per le persone transgender sotto i 18 anni
Il portavoce della presidenza in Argentina ha dichiarato l’intenzione del presidente Javier Milei di impedire l’accesso alle cure farmacologiche e agli interventi chirurgici per il cambio di sesso ai minorenni. Milei punta a revisionare anche il trattamento delle persone transgender nelle carceri, vietando lo spostamento nelle prigioni femminili.
- Javier Milei dice stop ai trattamenti sui minori
- Le proteste della comunità transgender
- Cosa dice la legge Argentina
Javier Milei dice stop ai trattamenti sui minori
È stato il portavoce Manuel Adorni, in una conferenza stampa, a rivelare le intenzioni del presidente Javier Milei.
Allineandosi alle legislazioni di paesi come Uk, Svezia, Finlandia e Stati Uniti, l’Argentina vieterà le procedure di cambio sesso al di sotto dei 18 anni.
Fonte foto: IPA
I trattamenti e gli interventi chirurgici di transizione di genere sui minori erano stati approvati da una legge del 2012, con il via libera dell’autorità giudiziaria.
Il dietrofront è stato giustificato da Adorni in quanto “gli interventi a cui sono esposti i bambini rappresentano un grave rischio per la loro salute fisica e mentale, perché comportano un’interruzione del processo di maturazione”.
Il governo ha inoltre deciso di vietare i trasferimenti carcerari basati su cambiamenti di genere.
“Questa decisione consentirà l’istituzione di un sistema molto più ragionevole che garantirà la sicurezza di tutti i detenuti e porrà fine alle illusioni trasmesse dalla dannosa ideologia di genere” ha affermato il portavoce presidenziale.
Le proteste della comunità transgender
L’annuncio del Governo arriva dopo giorno di proteste, che hanno visto migliaia di cittadini scendere in piazza a sostegno della comunità LGBTQIA+.
Ospite di un convegno a Davos, in Svizzera, il presidente Milei ha pronunciato un discorso dai tratti discriminatori.
“Femminismo, diversità, inclusione, aborto, ambientalismo e ideologia gender” sono stati definiti dal presidente “un cancro che deve essere estirpato”.
Cosa dice la legge Argentina
L’arrivo di Javier Milei porta un’ondata di intolleranza e violenza in quello che, a livello legislativo, è il paese più progressista del Sud America.
Il governo peronista dell’ex presidente Cristina Kirchner aveva infatti promulgato numerose leggi a sostegno della parità di diritti e contro la discriminazione di genere.
Nel 2010 lo Stato ha legalizzato il matrimonio egualitario, dal 2013 le coppie lesbiche hanno lo stesso accesso alla fecondazione in vitro di quelle eterosessuali.
Nel 2012 una legge ha consentito il cambio di identità di genere senza la necessità di sottoporsi a terapie ormonali, diagnosi psichiatriche o interventi chirurgici.
Nello stesso anno è stata stabilita la condanna dell’ergastolo per i crimini basati su orientamento sessuale o identità di genere.
