L'arbitro Luca Sacchi non saluta l'assistente Francesca Di Monte prima di Lecce-Sassuolo: scoppia la bufera
Bufera sull'arbitro Sacchi che non ha stretto la mano alla sua assistente prima del match Lecce-Sassuolo
In pochi minuti è diventato virale sul web il video in cui si vede l’arbitro Juan Luca Sacchi di Macerata rifiutarsi di stringere la mano alla sua assistente in campo Francesca Di Monte, della sezione Aia di Chieti.
- L'episodio prima del match Lecce-Sassuolo
- Sacchi non ha avuto intenti sessisti
- La carriera di Sacchi e Di Monte
L’episodio prima del match Lecce-Sassuolo
L’episodio si è verificato poco prima dell’ingresso in campo di Lecce-Sassuolo (finita 1-1).
Dalle immagini si nota che Sacchi si trova nel sottopasso che porta al campo di gioco. Il direttore di gara scambia saluti con i giocatori, ma quando è il momento di stringere la mano a Di Monte cambia direzione e si sposta verso il capitano del Lecce Strefezza. La donna resta impietrita mostrando un’espressione tra il perplesso e lo sdegnato.
L’arbitro Luca #Sacchi non da la mano all’assistente donna Francesca #DiMonte
Brutto episodio prima di #LecceSassuolo. Sacchi rifiuta di stringere la mano all’assistente donna, lasciando la Di Monte probabilmente con il cuore gonfio di rabbia, considerando il suo sguardo sdegnato pic.twitter.com/0SuLboruJl— La Bussola TV (@LaBussolaTV) October 7, 2023
Sacchi non ha avuto intenti sessisti
Come riferisce Il Corriere della Sera, secondo quanto trapelato dagli approfondimenti dei vertici arbitrali, non ci sarebbe stato un intento sessista da parte di Sacchi.
Sembra che l’arbitro, almeno questo è ciò che viene fatto filtrare, sia stato protagonista di un misunderstanding in quanto avrebbe seguito alla lettera il protocollo: quello cioè di salutare innanzitutto entrambi i capitani. In questo caso, prima ha stretto la mano a quello del Sassuolo, Ferrari, poi si è diretto verso quello del Lecce, Strefezza.
Fatto sta che Sacchi, anche dopo aver salutato i due capitani, non ha calcolato Di Monte.
Sempre il CorSera spiega che la stessa assistente — che con l’arbitro ha un rapporto normale, non ci sono screzi precedenti tra i due — ha escluso ci sia il sessismo come motivazione di quella che resta comunque una scortesia. Altrettanto certo è che l’Aia non abbia apprezzato il comportamento”.
La carriera di Sacchi e Di Monte
Sacchi, di professione mental coach, ha 38 anni e fa parte della sezione di Macerata. In carriera ha arbitrato 43 partite di Serie A.
Francesca Di Monte, 38 anni, della sezione Aia di Chieti, è considerata un talento. Di recente è stata scelta a rappresentare l’Italia ai Mondiali femminili in Nuova Zelanda. La Di Monte è laureata in Giurisprudenza e lavora come consulente aziendale.