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L'amica di Emanuela Orlandi ritratta davanti alla commissione e Ali Agca non verrà ascoltato: novità sul caso

Un'amica di Emanuela Orlandi ha detto alla commissione d'inchiesta di non ricordare nulla. La stessa commissione ha respinto la richiesta di Agca

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Dal 22 giugno 1983 il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi non è certamente immune dai colpi di scena, svolte che spesso fanno rima con nomi propri – Ali Agca certamente, ma anche Enrico “Renatino” De PedisSabrina Minardi e Marco Fassoni Accetti – o con prese di posizione inaspettate, come l’indagine interna aperta dal Vaticano nel 2023 e l’istituzione della commissione bicamerale di inchiesta dove gli accertamenti riguardano anche Mirella Gregori, scomparsa da Roma nello stesso anno ma un mese prima, il 7 maggio. Ora il coup de théâtre arriva da Laura Casagrande. Per chi conosce poco il caso, precisiamo che Casagrande frequentava la stessa scuola di musica di Emanuela, e nel giorno in cui della giovanissima cittadina vaticana si persero le tracce era presente e vide la compagna arrivare. Almeno, questo è quanto ha reso noto fino al 2024, dato che di fronte ai commissari dell’inchiesta bicamerale avrebbe ribaltato tutto.

Commissione d’inchiesta, parla l’amica di Emanuela Orlandi

Va detto che il termine “amica” è improprio, in quanto tra Emanuela Orlandi e Laura Casagrande non c’erano grandi frequentazioni. Le due ragazze, piuttosto, frequentavano lo stesso corso di canto corale e solo in occasione di quelle lezioni incrociavano le loro strade, mentre con altri docenti e in altri locali della scuola Tommaso Ludovico da Victoria frequentavano, rispettivamente, il corso di pianoforte e quello di flauto traverso.

Laura Casagrande è comparsa di fronte ai commissari giovedì 20 giugno e ha riferito quanto segue:

Adesso non ricordo di averla vista. In realtà non ricordo nulla della mia deposizione dell’epoca, ho il vuoto totale. Sono mortificata, molte cose non le ricordo più, sono sincera.

emanuela orlandi amica commissione ali agcaFonte foto: ANSA
Laura Casagrande, amica di Emanuela Orlandi, in sede di commissione di inchiesta ha riferito di aver dimenticato quanto dichiarato nelle precedenti deposizioni. Nel frattempo, il presidente Andrea De Priamo ha dichiarato che Ali Agca non verrà ascoltato

Come riferisce ‘Fanpage’, i commissari le hanno ricordato cosa disse in precedenza sul caso Orlandi. Laura Casagrande ha risposto: “Non ho quella immagine che lei mi ha letto. Ricordavo il fatto che era arrivata tardi, ma è l’unica immagine che ho conservato”. E l’immagine “che lei (il commissario, nda) mi ha letto” è senza dubbio quella che la stessa Casagrande riferì nelle sue prime dichiarazioni, quanto raccontò di aver visto Emanuela percorrere corso Rinascimento dietro di lei dopo la fine delle lezioni, intorno alle 19, per poi non vederla più.

Ancora, di fronte ai commissari Casagrande ritorna su quella telefonata misteriosa ricevuta alle 16 dell’8 luglio 1983: l’uomo dall’altra parte dell’apparecchio aveva un’inflessione “tra l’arabo e il mediorientale” ma soprattutto aveva un “ritmo incalzante” mentre dettava alla allora giovanissima Laura il messaggio da consegnare all”Ansa’. Per questo “non riuscivo a stare dietro alla dettatura”, conclude l’ex studentessa, poi più nulla.

Cosa disse Laura Casagrande sulla scomparsa di Emanuela Orlandi

Come già timidamente accennato, in precedenza Laura Casagrande riferì che il 22 giugno 1983, dopo la fine della lezione di musica, si avviò verso corso Rinascimento per attendere l’arrivo dell’autobus numero 64. Lungo il tragitto da piazza Sant’Apollinare alla fermata, per diverse volte Casagrande avrebbe visto Emanuela Orlandi dietro di sé ad una distanza di circa 20 metri. Poi si voltò di nuovo, e della compagna di corso non vide più nemmeno l’ombra. C’è di più.

Il dettaglio dell’arrivo in ritardo di Emanuela era già noto, dato che la testimonianza di Laura Casagrande coincideva con quella di Raffaella Monzi: entrambe riferirono che la 15enne arrivò trafelata a lezione intorno alle 17. La prima, soprattutto, riferì di averla incontrata in sala d’attesa insieme a Loriano Berti, insegnante di flauto.

Ali Agca non verrà ascoltato

Un’altra novità sull’inchiesta bicamerale arriva da Ali Agca, o meglio da Andrea De Priamo, presidente della commissione. Ricordiamo che recentemente l’attentatore del Papa ha fatto appello per essere convocato e riferire “la verità storica” sul caso Orlandi. L’ex militante dei Lupi Grigi ha giustificato la sua richiesta con una grave malattia per la quale gli resterebbe poco da vivere.

All”Adnkronos’ è arrivata la risposta di De Priamo, che ha specificato che la commissione “non può fare audizioni su richiesta, non siamo un programma di intrattenimento o un quiz televisivo“. Come da protocollo, i vertici hanno fatto richiesta di riferire le motivazioni che spingerebbero Agca ad esporsi di fronte alla commissione, e le ragioni presentate non fornirebbero “nulla di interessante per l’audizione, quindi per il momento non abbiamo intenzione di sentirlo“, in quanto mancherebbero “i minimi presupposti per un’utilità di questa audizione”.

emanuela-orlandi-amica-commissione-ali-agca-2 Fonte foto: ANSA
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