L'Agcom richiama Forum e C'è posta per te per scorretta rappresentazione delle donne: le puntate sotto accusa
L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha inviato un richiamo formale a Forum e C'è posta per te: nel mirino la rappresentazione delle donne
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha presentato un richiamo formale a due trasmissioni di Mediaset: Forum e C’è posta per te sono finite nel mirino dell’Agcom per due puntate in cui sarebbe stata mostrata una scorretta rappresentazione dell’immagine della donna.
- Perché l'Agcom ha richiamato Forum e C'è posta per te
- Cosa ha detto la giudice Melita Cavallo a Forum il 3 febbraio
- Il problema con la puntata di C'è posta per te del 7 gennaio
Perché l’Agcom ha richiamato Forum e C’è posta per te
Come comunicato sul sito ufficiale e riportato dalle agenzie di stampa, l’Authory amministrativa indipendente italiana di regolazione e garanzia ha chiesto ai due programmi di punta di Mediaset di garantire “il più rigoroso rispetto dei principi previsti a tutela degli utenti”.
Entrambi gli storici programmi, uno condotto da Barbara Palombelli e l’altro da Maria De Filippi, si sarebbero resi colpevoli di una rappresentazione non corretta delle donne in due specifiche puntate finite sotto accusa.
C’è posta per te va in onda dal 2000, sempre condotto da Maria De Filippi
Sono state fatte segnalazioni all’Agcom in quanto nei casi emersi sarebbero state messe in atto o giustificate condotte lesive della dignità della donna, addirittura giustificative di comportamenti violenti nel caso del programma giudiziario di Canale 5 e Rete 4.
Cosa ha detto la giudice Melita Cavallo a Forum il 3 febbraio
La puntata di Forum bersaglio dell’Agcom è quella del 3 febbraio 2023. Qui è stato trattato un caso al cui centro c’era il tema della gestione della rabbia e un conflitto per l’affidamento di un figlio minorenne.
La giudice Melita Cavallo, riferendosi ad un episodio in cui il padre si è recato a scuola e ha colpito con forza la porta della stanza dove la madre si era rifugiata col figlio, ha giudicato quel gesto come “comprensibile”.
Per l’Agcom, è stato fatto passare il messaggio che sia “giustificabile la condotta violenta di lui in quanto dovuta ad una comprensibile reazione ad un comportamento di lei”. La giudice avrebbe veicolato quindi un messaggio distorto, “facendo apparire normali i modelli di relazione interpersonale improntati all’aggressività“.
Il problema con la puntata di C’è posta per te del 7 gennaio
Altro caso invece quello di C’è posta per te condotto da Maria De Filippi. Il 7 gennaio 2023 è stata raccontata la storia di una relazione sentimentale connotata da sopraffazione, denigrazione e mortificazione dell’uomo sulla donna, riferisce l’Agcom.
Da qui è stata fatta una rappresentazione misogina delle relazioni, senza che la stessa conduttrice sia intervenuta. La segnalazione è arrivata dall’Associazione Differenza Donna APS e si ritiene il fatto “molto grave” perché vengono legittimati “reati molto gravi che offendono beni giuridici di rango costituzionale”.
Per l’Autorità c’è stata una “mancanza di adeguate cautele nella scelta della storia che ha costituito oggetto del programma” nonché “assenza di stigmatizzazione da parte della conduttrice dei comportamenti violenti nei confronti della protagonista”.