NOTIZIE
CRONACA NERA

Kristina Gallo, svolta nell'omicidio della 30enne di Bologna: arrestato l'ex fidanzato, non è stato un malore

Tre anni dopo l'omicidio di Kristina Gallo, il caso è arrivato ad una svolta: l'ex fidanzato è stato arrestato, smentita l'ipotesi di un malore

Pubblicato:

Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Le indagini sulla morte di Kristina Gallo, 30enne trovata morta in casa a Bologna, sono arrivate ad una svolta: i carabinieri hanno arrestato l’ex fidanzato, che potrebbe averla uccisa per gelosia. Smentita così l’ipotesi di un fatale malore.

L’omicidio di Kristina Gallo

Il “cold case” risale al 2019: il 25 marzo 2019 il corpo della 30enne Kristian Gallo è stato ritrovato senza vita in casa sua, in via Andrea da Faenza in Bolognina. Una prima perizia sul corpo della donna aveva sostenuto si trattasse di un decesso per cause naturali.

La famiglia, tuttavia, non ha mai creduto a questa ipotesi e ha combattuto contro la richiesta di archiviazione del caso. Il gip Domenico Panza ha accolto tale richiesta e ordinato nuove indagini, che ora hanno dato i suoi frutti.

Arrestato l’ex fidanzato di Kristina Gallo

Procura e Carabinieri sono ripartiti con una nuova inchiesta: si è arrivati così a raccogliere abbastanza elementi per arrestare un uomo, l’ex fidanzato di Kristina Gallo. Il caso, quindi, sarebbe l’ennesimo femminicidio in Italia.

Arrestato l’ex fidanzato

Secondo quanto riportato nelle ultime ore, i carabinieri del nucleo investigativo di Bologna hanno provveduto ad arrestato l’ex fidanzato della 30enne di Bologna, un 44enne ora ritenuto il presunto omicida della donna.

A febbraio 2021 l’uomo era finito nel registro degli indagati della nuova inchiesta partita dopo la richiesta di archiviazione e le pressioni della famiglia: gli inquirenti si sono concentrati sui segni di graffi sul corpo della donna e alla presenza del dna dell’indagato trovato sotto le unghie di Kristina.

Da quanto emerso, la relazione tra i due è stata definita burrascosa e la svolta è stata possibile soprattutto grazie ai rilievi del Ris sul cellulare di Kristina Gallo.

L’uomo l’avrebbe strangolata per gelosia

Il 44enne si è sempre dichiarato estraneo ai fatti, ma ora è accusato di omicidio aggravato: in passato si sarebbe reso responsabile di atti persecutori verso l’ex fidanzata. I Ris di  Parma, avrebbero trovato abbastanza prove per sostenere l’ipotesi che l’uomo abbia strangolato Kristina Gallo.

Il movente sarebbe la gelosia: per i carabinieri dagli oltre 6mila file audio acquisiti dai cellulari, sono emerse con “ragionevole certezza” la personalità dell’indagato e la natura burrascosa della loro relazione, testimoniata anche da amiche, vicini e colleghi della vittima.

Per i familiari, la morte naturale non è mai stata una risposta credibile: a non convincere il fratello, era la posizione del cadavere e la scomparsa del telefono (riattivato mesi dopo la morte della 30enne). Le insistenze della famiglia, hanno portato proprio a ricostruire i movimenti dell’uomo e la presenza sulla scena dal crimine – anche grazie ai tabulati.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963