Koala a rischio estinzione: la malattia che spaventa l'Australia
C'è una malattia che sta decimando i koala in Australia, tanto da parlare di "rischio di estinzione": cosa sta succedendo e cosa dicono gli esperti
Tra gli animali più amati, dai bambini ma non solo, ci sono i koala. Secondo gli esperti, però, sarebbero addirittura a rischio estinzione a causa di una malattia infettiva che minaccerebbe la capacità riproduttiva. Cosa sta succedendo in Australia e quali sono i numeri dell’infezione.
Australia, koala a rischio estinzione: qual è la malattia che spaventa
La malattia che rischia di azzerare la specie dei koala è la clamidia: si trasmette sessualmente e ha già colpito oltre l’80% della popolazione di questi animali in una zona rurale nell’est dell’Australia.
Il problema è che si sta diffondendo rapidamente su tutto il territorio nazionale, tanto da spingere gli esperti a parlare di possibili “estinzioni localizzate“.
L’infezione colpisce anche gli esseri umani: sono oltre 100 milioni, ogni anno, quelli a cui viene diagnosticata. Può causare infertilità se non viene curata.
Australia, allarme clamidia: cosa succede ai koala infetti
Per i koala, ha spiegato la Cnn, una epidemia incontrollata di clamidia può causare cecità e cisti nel tratto riproduttivo: le conseguenze più gravi sono la sterilità e persino la morte.
Le cose sono cambiate negli ultimi 13 anni. Mark Krockenberger, docente di patologia veterinaria all’Università di Sidney, ha spiegato che nel 2008 c’era una “prevalenza molto, molto bassa di clamidia”, di circa il 10% della popolazione di koala a Gunnedah, una città rurale nel nordest del Nuovo Galles del Sud.
Nel 2015 però il tasso era già salito al 60%: nel 2021 è arrivato all’85%. “Praticamente ogni femmina infetta da clamidia diventa sterile entro un anno, forse due anni al massimo… anche se sopravvivono, non si riproducono”, ha aggiunto Krockenberger.
Situazioni come quella di Gunnedah si stanno verificando tra le popolazioni di koala in tutto il Paese, minacciando la sopravvivenza di questi animali già vulnerabili a causa degli incendi sempre più frequenti, ma anche per colpa della deforestazione che devasta il loro habitat.
Gli scienziati stanno facendo ricerche per contrastare la diffusione della clamidia, ma Krockenberger non esclude il peggio: “Corriamo un rischio molto alto se questa strategia vaccinale non funziona. C’è il pericolo di estinzioni localizzate”.