Kimberly Bonvissuto ritrovata dopo la scomparsa da Busto Arsizio: fuga d'amore, è nel Lazio e sta bene
Dopo otto giorni dalla sua scomparsa da Busto Arsizio, Kimberly Bonvissuto è stata ritrovata nel Lazio. Alla base dell'allontanamento una fuga d'amore
Il mistero della scomparsa di Kimberly Bonvissuto da Busto Arsizio si è risolto con un lieto fine. Dopo otto giorni di ansie e appelli disperati, la giovane è stata rintracciata dalla polizia in una località del Lazio. Dal 20 novembre, giorno della sua sparizione, le indagini si sono focalizzate soprattutto sul cellulare, con l’ipotesi di un allontanamento volontario apparsa subito molto probabile. Infine la conferma: la ragazza era andata via di casa per una fuga d’amore.
- La fuga d'amore di Kimberly
- Il comunicato sul ritrovamento
- L'ipotesi dell'allontanamento volontario
- L'analisi del cellulare
La fuga d’amore di Kimberly
Kimberly Bonvissuto, 20 anni, era scomparsa da Busto Arsizio la sera di lunedì 20 novembre, intraprendendo quindi un’avventura amorosa con un ragazzo sconosciuto alla sua famiglia.
La giovane aveva coinvolto anche la cugina per coprire la sua partenza, raccontando di un appuntamento romantico. Il ritrovamento in una località del Lazio segna la conclusione di questa vicenda, scongiurando tutte le ipotesi peggiori.
Kimberly Bonvissuto è stata localizzata nel Lazio grazie all’analisi del codice Imei del suo telefono cellulare
Il comunicato sul ritrovamento
Attraverso un comunicato diffuso dalla loro legale, dopo tanti appelli disperati, i genitori di Kimberly hanno annunciato con sollievo il ritrovamento della figlia, specificando che si trova attualmente in buone condizioni di salute.
“Confermiamo che si è allontanata volontariamente e che non si trovava in una situazione di pericolo” si legge nel comunicato. “Ringraziamo le forze dell’Ordine, gli inquirenti e tutti coloro che hanno permesso tale risultato. Chiediamo ora il massimo rispetto per le persone coinvolte con l’intento di proteggere anche e soprattutto Kimberly e la sorellina”.
L’ipotesi dell’allontanamento volontario
Nei giorni precedenti la Procura aveva dichiarato che l’allontanamento di Kimberly Bonvissuto sarebbe stato volontario, escludendo le ipotesi più drammatiche.
La giovane era ritenuta su suolo italiano e in buona salute, con il motivo della sua scomparsa che era stato ricondotto a una fuga d’amore. Fatto poi confermato dalla cugina della ragazza, la quale aveva coperto gli intenti di Kimberly pur non conoscendo nulla in merito al suo accompagnatore.
L’analisi del cellulare
L’indagine sulla scomparsa di Kimberly ha avuto come elemento decisivo le verifiche sul suo telefono cellulare. Dopo che il dispositivo risultava spento dalla sera della scomparsa, gli inquirenti hanno utilizzato l’analisi dei tabulati telefonici e il codice Imei per mappare gli spostamenti di Kimberly e del suo accompagnatore.
Il codice Imei, unico per ogni dispositivo, ha permesso l’identificazione anche quando il cellulare era spento, rivelando preziose informazioni per risolvere il caso.