Khamenei e l'Iran attaccano gli Usa dopo le minacce di Trump: "Non negoziamo, se attaccano risponderemo"
Dopo le prime sanzioni da parte del presidente Trump, l'ayatollah Khamenei ha prospettato una risposta dell'Iran agli Usa, anche armata
Sinistro avvertimento da parte della Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei, che prospetta reazioni e conseguenze per gli Usa in risposta a qualsiasi minaccia o azione ostile. L’ayatollah ha escluso negoziati con Washington, giudicandoli inutili e dannosi, mentre Teheran ha inoltre condannato come “illegali” le nuove sanzioni americane legate alla vendita di petrolio alla Cina.
- Tensioni fra Iran e Usa: la reazione di Khamenei
- L'accusa agli Usa sulle sanzioni
- Le sanzioni degli Usa all'Iran
Tensioni fra Iran e Usa: la reazione di Khamenei
Le parole dell’ayatollah Khamenei sono particolarmente dure verso gli Usa, accusati di voler “ridisegnare la mappa del mondo”, un tentativo che “non ha alcuna base nella realtà”.
“Fanno dichiarazioni su di noi, esprimono opinioni e lanciano minacce. Se ci minacciano, noi li minacceremo. Se mettono in atto le loro minacce, noi metteremo in atto le nostre. Se attaccano la sicurezza della nostra nazione, attaccheremo la loro sicurezza senza esitazione” ha dichiarato la Guida Suprema dell’Iran di fronte ai propri comandanti dell’esercito.
Fonte foto: ANSA
La Guida Suprema dell’Iran, ayatollah Ali Khamenei
Le dichiarazioni sono frutto della convinzione che la diplomazia, per Teheran, non sia un’opzione. “Non devono fingere che se ci sediamo al tavolo dei negoziati con questo governo, i problemi saranno risolti” ha chiarito, ricordando i tanti tentativi del passato non sono andati a buon fine.
L’accusa agli Usa sulle sanzioni
Nel frattempo Teheran ha duramente criticato le recenti sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti, ritenendole “illegali” e prive di fondamento.
Le misure, mirate a entità sospettate di esportare petrolio iraniano verso la Cina, sono state definite dal portavoce del Ministero degli Esteri, Esmaeil Baqaei, un atto “illegittimo, illegale e violento” che va a colpire quello che viene definito il “commercio legale dell’Iran con i suoi partner economici”.
Le sanzioni degli Usa all’Iran
La nuova amministrazione Trump ha introdotto il 6 febbraio le prime sanzioni finanziarie, colpendo un circuito globale accusato di trasferire petrolio iraniano alla Cina per sostenere le operazioni militari di Teheran.
Il Tesoro statunitense ha spiegato che tale rete movimenta milioni di barili di greggio, generando quelli che vengono valutati come guadagni illeciti per l’esercito iraniano.
Il Dipartimento di Stato, in particolare, sostiene che tali fondi vadano ad alimentare gruppi militanti come Hamas e Hezbollah.
Quello della Palestina resta peraltro un altro fronte caldo. Donald Trump propone che gli Stati Uniti prendano il controllo di Gaza per bonificarla e trasformarla in una meta turistica, deportando due milioni di palestinesi in Egitto o Giordania. La proposta, che incontra il gradimento di Netanyahu, ha suscitato numerose critiche internazionali.
