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Katherine Johnson, chi era la scienziata afroamericana protagonista di "Il diritto di contare": la vera storia

Il film "Il diritto di contare"parla della storia di Katherine Johnson, la scienziata afroamericana che diede un contributo fondamentale per l'allunaggio

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Una vera storia di riscatto di tre donne afroamericane che grazie alle proprie capacità intellettuali hanno posto un tassello centrale nella rivoluzione sociale e tecnologica degli Stati Uniti. Nella serata di mercoledì 30 ottobre è in programma alle 21.30 su Rai 1 un film poco premiato ma molto amato dal pubblico, “Il diritto di contare” di Theodore Melfi, racconto sul grande schermo della vita della scienziata americana Katherine Johnson.

Il diritto di contare

“Hidden Figures”, che nel titolo tradotto in italiano gioca sulle parole “diritto di contare”, sia dal punto di vista matematico che politico, è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Margot Lee Shetterly, opera basata sulla storia di Katherine Johnson, la scienziata afroamericana che riuscì ad abbattere le barriere della segregazione razziale e del divario di genere, contribuendo in modo fondamentale allo sbarco dell’uomo sulla luna.

Insieme ad altre due scienziate afroamericane, Dorothy Vaughan e Mary Jackson, Katherine venne assunta dalla Nasa per la corsa allo spazio durante la guerra fredda, risultando decisiva per i calcoli che portarono all’allunaggio dell’Apollo 11.

Una fotografia a colori di Katherine Johnson

Il film

Il film del 2016 diretto da Theodore Melfi ha avuto un grande riscontro anche per la storia poco conosciuta, conquistando tre candidature agli Oscar per il Miglior Film, Miglior Attrice Non Protagonista e Miglior Sceneggiatura Non Originale, oltre a due candidature ai Golden Globe.

Nomitation arrivate grazie anche all’interpretazione di Octavia Spencer, nel ruolo di Dorothy Vaughan, Taraji P. Henson, in Katherine Johnson, Janelle Monáe, nei panni di Mary Jackson e Kevin Costner, che interpreta il capo dello Space Task Group, Al Harrison.

Chi era Katherine Johnson

All’età di 98 anni, Katherine Johnson riuscì ad assistere all’uscita del film, prima di morire il 24 febbraio del 2020 a 102 anni.

Nata in Virginia il 26 agosto 1918, fin dall’infanzia dimostrò grande talento per i numeri tanto da diplomarsi a soli 14 anni e a laurearsi in matematica e francese nel 1937 a soli di 18 anni. Dopo la laurea si dedicò all’insegnamento di matematica, francese e musica in una piccola scuola elementare del Virginia.

Grazie alla sua tenacia nel proseguire nella ricerca, Johnson venne assunta nel 1953 dal National Advisory Committee for Aeronautics (NACA), diventato poi Nasa, che aveva aperto le assunzioni anche alle donne afroamericane presso il dipartimento di “Guida e Navigazione”.

Per merito delle sua conoscenze di Geometria analitica, nel 1958 fu assegnata al gruppo completamente maschile di ricerca di volo venendo apprezzata per le sue capacità.

Nel 1959 calcolò la traiettoria per il primo volo spaziale con equipaggio e nel 1961 la finestra di lancio per la missione Mercury. Nel 1962, quando la Nasa utilizzò per la prima volta i calcolatori elettronici per il calcolo del volo orbitale, l’astronauta John Glenn si rifiutò di decollare senza che i calcoli venissero prima controllati da Johnson.

Fonte foto: Getty Images

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