Karine Cogliati trovata morta a Carate Brianza nei boschi, il dettaglio raccapricciante e le indagini
Come è morta Karine Cogliati? La 26enne trovata senza vita a Carate Brianza aveva mani e caviglie legate, il corpo era in una posizione fetale
Le caviglie e le mani legate, una felpa sotto il corpo annodata sopra la testa per trasportare, probabilmente, il cadavere. Sono i nuovi dettagli emersi nel corso delle indagini sulla morte di Karine Cogliati, la 26enne rinvenuta senza vita a Carate Brianza, nei boschi che si approssimano al Lambro. Secondo le prime ipotesi la giovane potrebbe aver accusato un malore dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti insieme a un’altra persona, la stessa che potrebbe aver spostato il suo corpo.
- I nuovi dettagli sulla morte di Karine Cogliati
- L'autopsia e le indagini
- Il mistero di Carate Brianza
I nuovi dettagli sulla morte di Karine Cogliati
Il corpo di Karine Cogliati si trovava in una posizione fetale. La ragazza aveva le mani e le caviglie legate e il cadavere giaceva su una felpa annodata sopra la testa, come se qualcuno l’avesse trascinato.
Lo riporta il Corriere della Sera che riprende le prime indiscrezioni degli inquirenti, che per il momento non escludono alcuna pista.
Secondo le prime ipotesi la ragazza potrebbe essersi sentita male mentre consumava sostanze stupefacenti con qualcuno, e la stessa persona potrebbe aver trascinato il suo cadavere nel punto in cui è stato ritrovato.
Per il momento risulta che sul corpo sarebbero assenti segni evidenti di violenza, ma le indagini sono ancora alle fasi preliminari.
L’autopsia e le indagini
Come riporta Il Giorno per la giornata di mercoledì 19 febbraio è stata fissata l’autopsia che verrà condotta sul corpo di Karine Cogliati. Titolare delle indagini è il sostituto procuratore Flaminio Forieri.
I militari di Seregno, intanto, stanno passando al setaccio tutte le frequentazioni della ragazza, specialmente i senzatetto che spesso stazionano piazza Cambiaghi, al centro Monza. Secondo gli accertamenti, infatti, Karine Cogliati sarebbe stata senza fissa dimora.
Il mistero di Carate Brianza
Il giallo ha inizio il 16 febbraio, quando un passante che sta camminando in un sentiero nei pressi delle grotte di Realdino ha rinvenuto il cadavere della ragazza.
Karine Cogliati era italo-brasiliana. Nata nel 1998, aveva due figlie ed era assistita dal Servizio per la cura delle tossicodipendenze. Il suo nome è finito più volte nei registri degli investigatori per denunce per reati minori, ma la ragazza non aveva ricevuto alcuna condanna.
