Kanye West nei guai dopo le frasi contro ebrei e aborto: Adidas straccia il contratto milionario con il rapper
Kanye West 'licenziato' dall'Adidas dopo alcune frasi antisemite e contro l'aborto: cosa ha detto il rapper e quanti soldi ha perso
Nota stonata. Kanye West, rapper e produttore discografico famoso in tutto il mondo che ha da poco scelto lo pseudonimo ‘Ye‘, ha rilasciato alcune dichiarazioni antisemite e contro l’aborto all’inizio di ottobre. L’artista, così, è stato scaricato dai giganti della moda come Balenciaga, Gap e – per ultima – Adidas. Spotify, leader nel settore dello streaming musicale, ha bacchettato Ye senza però rimuovere le sue canzoni: in fondo è uno dei più ascoltati sulla piattaforma, dall’alto dei suoi 160 milioni di dischi venduti.
Cos’ha detto Kanye West
Le frasi pronunciate da Kanye West che hanno destato scalpore sono diverse. La prima: “Stiamo ancora vivendo l’olocausto. Un mio amico ebreo mi ha detto di andare a visitare il museo dell’olocausto e la mia risposta è stata ‘andiamo a visitare il nostro museo dell’olocausto: Planned Parenthood (organizzazione di cliniche americane che si occupano anche di interruzioni di gravidanza, ndr). Sei milioni di persone sono morte durante l’olocausto, 20 milioni sono morte a causa dell’aborto“.
E ancora: “Il 50% delle morti delle persone nere oggi è dovuta all’aborto. Il posto più pericoloso per una persona nera in America è il ventre della propria madre“.
Quindi, un passaggio giudicato fortemente antisemita: “Un medico ebreo mi ha diagnosticato un disturbo bipolare e mi ha iniettato delle medicine. Poi l’ha detto ai giornali“, alludendo a una sorta di cospirazione da parte degli ebrei.
Lo stesso West, nel 2019, ha raccontato di soffrire di un disturbo bipolare.
Dopo le frasi sugli ebrei, persino Donald Trump – suo amico – ha preso le distanze da West. Inoltre, la famiglia di George Floyd sta considerando la possibilità di far causa all’artista.
Kanye West
La reazione di Adidas
Dopo Balenciaga e Gap, anche Adidas si aggiunge alla lista dei marchi della moda che hanno scaricato Kanye West.
In sostanza, Adidas ha stracciato il contratto che legava il brand al rapper, cancellando la sua linea (Yeezy), che rappresenta l’8% delle vendite del gruppo: circa 2 miliardi di dollari.
Stando a quanto riferito da Bloomberg, il brand avrebbe rinunciato a una quota di profitti pari a 250 milioni di euro.
In un comunicato, l’azienda definisce “inaccettabili, piene di odio e pericolose” le affermazioni di West, rompendo una collaborazione nata nel 2013.
La reazione di Spotify
Più morbida la reazione di Spotify.
Il colosso dello streaming ha deciso di non cancellare dalla piattaforma le canzoni di Kanye West.
Daniel Ek, il Ceo di Spotify, ha dichiarato alla Reuters che le frasi di Ye sono “terribili”, ma che la sua musica non viola le politiche del servizio sui messaggi che incitano all’odio.
Ek ha aggiunto che spetta alla Universal, l’etichetta discografica di West, decidere se ritirare o meno le canzoni: in realtà, il contratto del rapper con l’etichetta è scaduto con l’album del 2021.
Chi è Kanye West
Kanye Omari West, noto con lo pseudonimo Ye, è nato ad Atlanta l’8 giugno 1977: in suo onore, la città ha istituito la giornata del 22 luglio come il Kanye West Day.
Rapper e produttore discografico, ha venduto oltre 160 milioni di dischi e vinto 24 Grammy.
Oltre alla musica, nel tempo si è avvicinato la moda: ha creato – con Adidas – la linea di scarpe Yeezy dal 2013.
In passato ha collaborato in qualità di fashion designer anche con altre importanti aziende come Nike e Louis Vuitton, fondando un team di produzione creativa, Donda (il nome della madre), che lavora in ambito musicale e cinematografico.
Nel 2019 ha rivelato di essere affetto da disturbo bipolare.
Particolarmente attivo anche in politica, ha espresso più volte il suo sostegno nei confronti di Donald Trump.
Il 5 luglio 2020 ha annunciato ufficialmente la propria candidatura alle elezioni presidenziali statunitensi che si sono svolte nel novembre dello stesso anno.
È contrario all’aborto legalizzato, purché non si tratti di una scelta presa a seguito di una violenza sessuale, ed è favorevole al possesso delle armi, purché legalmente registrate.
Più volte ha sottolineato come il problema del razzismo sia troppo ‘trattato’ dalla popolazione americana: secondo lui, la schiavitù degli afroamericani sarebbe durata circa quattro secoli per scelta degli afroamericani stessi.
Ha sostenuto di essere stato vittima di eterofobia e che l‘Aids fosse un problema dell’Africa e non del mondo intero.
Ha sostenuto l’attore Bill Cosby, accusato di molestie sessuali e riconosciuto successivamente come colpevole.
È stato anche accusato di misoginia per il contenuto di alcune sue canzoni che dipingerebbero le donne come oggetti.