Juventus e plusvalenze, inchiesta per falso in bilancio: indagati Agnelli, Paratici e Nedved
Aperta un'inchiesta per falso in bilancio sulla società bianconera: indagati Agnelli, Paratici e Nedved
La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta per false comunicazioni e emissioni di fatture per operazioni inesistenti, legate alle presunte plusvalenze nel calciomercato degli ultimi tre anni della Juventus. Come riportato dal Corriere della Sera, indagati risultano il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, l’ex direttore sportivo Fabio paratici e altri tre dirigenti ed ex dirigenti della società bianconera. La Guardia di finanza ha perquisito la sede del club per reperire documentazioni sui trasferimenti.
Juventus e plusvalenze, inchiesta per falso in bilancio: le operazioni
Una materia dai confini incerti per la difficoltà da parte della magistratura di stabilire, tramite perizie, valori certi sui cartellini dei giocatori, soggetti alle dinamiche di mercato e alle valutazioni dei club.
Come riporta Repubblica, secondo l’accusa dei pm Mario Bendoni, Ciro Santoriello e dell’aggiunto Marco Gianoglio, ci sarebbero state plusvalenze “gonfiate” sui trasferimenti di giocatori noti come il centrocampista Miralem Pjanic, ma soprattutto su calciatori della Primavera o dell’Under 23.
I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino sono stati incaricati di raccogliere informazioni e altri dati relativi ai bilanci approvati negli anni dal 2019 al 2021, sia in merito alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci.
Secondo le prime informazioni emerse dalle attività di investigazione sui “proventi da gestione diritti calciatori”, all’attenzione degli inquirenti sarebbero finiti 50 milioni di euro per le due stagioni.
Juventus e plusvalenze, inchiesta per falso in bilancio: le indagini
A carico del club bianconero è contestato il profilo di responsabilità amministrativa. A tutela del mercato finanziario, le perquisizioni sono partite dopo la chiusura delle contrattazioni della Borsa italiana, dove la società è quotata nell’ambito del Mercato Euronext Milan.
Sia la Covisoc, Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche, sia la Consob, la Commissione nazionale per le società e la Borsa, avevano avviati accertamenti su 42 operazioni compiute dalla Juventus, sui 62 trasferimenti sospetti individuati tra società di calcio di tutta Italia.
“Allo stato, le attività sono volte all’accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti – ha fatto sapere la Procura diretta da Anna Maria Loreto -. Al vaglio vi sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni“.