Istruttore di arti marziali a Milano accusato di abusi su due minori: arrestato, ma si temono altre vittime
Un istruttore di arti marziali di 21 anni è stato arrestato dopo essere stato denunciato per abusi da due sue allieve
Un 21enne istruttore di arti marziali è finito in manette a Milano con l’accusa di aver abusato di due sue allieve adolescenti. A permettere l’arresto del ragazzo sono state le denunce avanzate dalle due giovani che hanno raccontato ai parenti le violenze subite. Ora però si temono anche altre vittime dopo che sul cellulare del 21enne sono stati trovati numerosi contenuti pedopornografici.
- La denuncia delle due atlete vittime di abusi
- Il materiale dell'orrore nel cellulare dell'istruttore
- Inchieste sugli abusi, si temono altre vittime
La denuncia delle due atlete vittime di abusi
Gli episodi contestati al 21enne risalirebbero all’ottobre 2022, quando le due giovani sarebbero state abusate in casa sua. Le due ragazze, entrambe adolescenti e allieve del corso di arti marziali tenute dal ragazzo, sarebbero state violentate in casa del 21enne dopo essere state stordite da alcol e sostanze stupefacenti.
Secondo quanto emerso, pare che le due giovani siano state abusate dal 21enne che, intanto, stava riprendendo le scene col cellulare. La denuncia delle due è arrivata a luglio, dopo aver raccontato degli abusi ai parenti.
Il materiale dell’orrore nel cellulare dell’istruttore
I carabinieri, guidati dal colonnello Antonio Coppola e dal tenente colonnello Fabio Rufino, hanno scovato nel cellulare del 21enne una vera e propria galleria degli orrori.
Secondo quanto emerso, infatti, oltre agli scatti di quel drammatico pomeriggio, sono state trovate 292 immagini e 164 video pedopornografici, più altri 2.300 file della stessa natura “realizzati con tecniche di elaborazione grafica”.
Inchieste sugli abusi, si temono altre vittime
E le violenze, purtroppo, potrebbero non essere finite qui. Sì, perché la seconda fase dell’inchiesta si sta concentrando proprio sull’analisi del materiale sequestrato, anche “al fine di identificare anche tra le altre allieve del corso sportivo” possibili ulteriori vittime.
Per questo motivo il 21enne, accusato di violenza sessuale aggravata e detenzione e produzione di materiale pedopornografico, è stato portato in carcere. Gli inquirenti, infatti, temono che il giovane possa “utilizzare pressione psicologica o intimidazioni sia per indurre le due persone offese a ritrattare le loro accuse sia a prendere contatti con le eventuali ulteriori vittime al fine di contaminarne le future dichiarazioni”.
“Le modalità di esecuzione delle condotte sono certamente sintomatiche di un’elevata pericolosità sociale e giustificano l’adozione di una misura cautelare adeguata alla situazione” ha fatto sapere il gip Silvia Perrucci che ha disposto l’arresto del 21enne.