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Istat, Italia sempre più vecchia e in costante calo demografico: cala la popolazione, età media più alta

Secondo l'Istat, l'età media si è alzata di tre anni rispetto al 2011. La Campania la regione più giovane, la Liguria quella più anziana

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Cala la popolazione italiana e si alza l’età media. L’Istat ha diffuso nella giornata del 15 dicembre i principali risultati della terza edizione del Censimento permanente della Popolazione e delle Abitazioni, svolta nell’autunno 2021.

Italia sempre più vecchia

Una popolazione sempre più vecchia, in costante calo demografico, dove l’età media si alza. E’ l’Italia che raccontano gli ultimi dati forniti dall’Istat.

Nel nostro Paese, riferisce l’agenzia Ansa, l’età media si è alzata di tre anni rispetto al 2011, da 43 a 46 anni.

La Campania è la Regione più giovane con un’età media di 43,6 anni, mentre la Liguria si conferma quella più anziana (49,4, anni). Nel 2021 per ogni bambino si contano 5,4 anziani contro meno di un anziano per ogni bambino del 1951 (3,8 nel 2011).

I dati del censimento

L’indice di vecchiaia è cresciuto, dal 33,5% del 1951 al 187,6% del 2021.

In numeri assoluti, la popolazione censita al 31 dicembre 2021 ammonta a 59.030.133 residenti, in calo dello 0,3% rispetto al 2020 (-206.080 persone).

istatFonte foto: ANSA
Prosegue il calo delle nascite nel nostro Paese

Prosegue lo spopolamento dei piccoli centri, mentre aumentano gli abitanti nei grandi centri urbani.

Roma è il comune più grande con 2.749.031 residenti, Morterone (in provincia di Lecco) quello più piccolo (con appena 31 abitanti).

Calano anche gli stranieri

Sul 2021 pesano ancora i numeri di morti da Covid-19: il totale dei decessi, 701.346, in diminuzione rispetto all’anno precedente (quasi 39mila decessi in meno), rimane comunque superiore alla media 2015-2019, +8,6%.

Diminuisce anche la popolazione straniera. Gli stranieri censiti sono 5.030.716 (-141.178 rispetto al 2020), con un’incidenza sulla popolazione totale di 8,5 stranieri ogni 100 censiti”.

Le donne sono in maggioranza, superando gli uomini di 1.392.221 unità. Attualmente, rappresentano il 51,2% della popolazione residente.

“L’affresco demografico tracciato dall’Istat sulla base dei dati del censimento 2021, ha commentato la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, “è a tinte fosche e purtroppo tutt’altro che inatteso. La denatalità è “il” problema non solo dell’Italia ma dell’Italia in particolare. E come governo ne siamo consapevoli: lo attesta il nostro programma, lo certificano le prime scelte compiute”.

Di recente, l’Istat ha stilato la classifica delle città più care e quella sulle cause di mortalità.

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