Ipotesi violenza sessuale su una bambina delle elementari: denuncia contro lo zio dai disegni fatti a scuola
Presunto caso di pedofilia in Abruzzo: uno zio avrebbe abusato della nipotina di 10 anni. Il caso nato da un disegno della piccola
Dalla provincia dell’Aquila arriva il racconto di un nuovo, presunto, caso di pedofilia. I protagonisti dei terribili fatti sono una bambina delle elementari e suo zio, accusato di essere l’orco.
- L'accusa: violenza sessuale sulla nipote di 10 anni
- Un disegno della bimba ha insospettito la maestra
- Italia ancora sconvolta per gli stupri di Caivano
L’accusa: violenza sessuale sulla nipote di 10 anni
“Mi diceva che ero bella e poi mi ha toccata”. Così ha confidato la bambina di 10 anni parlando alla maestra.
La bambina frequenta la scuola primaria in un comune della Valle del Giovenco.Fonte foto: Tuttocittà.it
Le parole della bimba hanno fatto scattare le indagini che hanno condotto di fronte agli investigatori lo zio, un uomo di 40 anni, ora accusato di violenza sessuale.
La bimba è già stata sentita da carabinieri e assistenti sociali. Il prossimo 11 settembre si terrà l’incidente probatorio volto a valutare la sua capacità di testimoniare.
Un disegno della bimba ha insospettito la maestra
A insospettire la maestra un disegno dal quale trapelava un profondo travaglio interiore. L’insegnante ha così preso da parte l’alunna ed è riuscita a metterla a suo agio e a farla aprire.
Come riporta Il Gazzettino, le indagini dei carabinieri avrebbero confermato la versione, piuttosto dettagliata, della bambina.
Secondo il racconto, lo zio avrebbe approfittato dell’assenza dei genitori per compiere atti sessuali sulla nipote.
Il padre e la madre non sapevano nulla della vicenda. Il parente sotto accusa vive solo a poche decine di metri.
Italia ancora sconvolta per gli stupri di Caivano
La notizia del presunto stupro ai danni di una bambina abruzzese arriva a pochi giorni di distanza dallo shock per la notizia di due cuginette minorenni che sarebbero state violentate dal branco a Caivano.
Secondo il racconto della madre di una delle piccole vittime, fra gli stupratori ci sarebbe anche il figlio di un camorrista.
Durissimo il commento del governatore della Campania Vincenzo De Luca: “È un inferno in terra, è necessario un vero e proprio stato d’assedio militare”.
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