Ipotesi lockdown, Arcuri chiarisce. Novità sui test rapidi
Il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri ha detto che "non ci sono le condizioni" per un nuovo lockdown. E ha annunciato novità sui test rapidi
Con l’aumetare di casi di coronavirus in Italia, torna ad incombere lo spettro del lockdown. Sebbene si stia facendo di tutto per evitare di ricorrere alla misura estrema, non è del tutto esclusa la possibilità di nuove chiusure. Il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, però, nel corso di “Mezz’ora in più” su Rai 3, ha chiarito: “Oggi non ci sono le condizioni per tornare al lockdown, c’è bisogno di prendere tutti coscienza e farci carico di un necessario incremento di responsabilità”.
Uno dei campanelli di allarme è il numero dei pazienti in terapia intensiva. Arcuri ha ricordato: “Il 31 marzo c’erano in terapia intensiva 4.023 pazienti, ieri 10 ottobre ce n’erano 390”. Si tratta del “segno della risposta che il sistema ha dato rispetto all’epidemia e negarla vuol dire che si è poco informati”, ha ribadito Arcuri.
Arcuri: “Test antigenici rapidi a medici di base”
Ma non è tutto. Sempre durante la trasmissione, il commissario ha dato annuncio di una nuova possibilità per chi dovrà sottoporsi ai test antigenici rapidi: saranno i medici di base ad effettuarli. Si è appena conclusa la gara per 5 milioni di test, e passato “qualche giorno per valutare le offerte” saranno acquisiti, ha spiegato Arcuri.
“Molto velocemente metteremo in campo questi strumenti – ha precisato il commissario – e lo faremo non solo per porti e aeroporti ma ci sarà anche un certo numero a disposizione dei medici di medicina generale”. Una soluzione che potrebbe servire in qualche modo a smaltire le lunghe code e le interminabili attese per i risultati dei tamponi.
Ipotesi lockdown, la posizione di Di Maio e Salvini
Tornando all’ipotesi lockdown, anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ribadito durante “Mezz’ora in più” che “l’Italia non può permettersi un nuovo lockdown, non se lo può permettere il sistema economico e quello commerciale”. Precisando che “grazie all’accordo con Oxford University, entro fine anno avremo le prime dosi del vaccino”.
In tema di lockdown, dello stesso avviso è anche il leader della Lega Matteo Salvini, che alla Milano Wine Week ha dichiarato: “Spero che al governo non ci sia nessuno che pensi di tornare a richiudere ancora locali, negozi, bar, uffici, fabbriche e scuole perché si rischia di morire”. E ha aggiunto: “Attenti sì, distanti sì, mascherati sì però non chiusi in casa. L’80% dei contagi avviene a casa, questi sono i dati, quindi è inutile andare a prendersela con chi lavora”.