Investite in un campo, cos'è successo: il racconto di uno dei presenti

Emergono nuovi dettagli sulla morte delle due ragazze in un campo di mais a San Giuliano Milanese, dall’interrogatorio di una delle persone che si trovavano con loro. Come riporta Sky TG24, con Sara El Jaafarii e Hanan Nekhla – questi i nomi delle vittime – c’erano altre cinque persone, di cui quattro uomini e una donna, secondo quanto dichiarato dal 35enne marocchino rintracciato dai carabinieri.

Morte nel campo di mais, l’interrogatorio di uno dei presenti

Durante l’interrogatorio, il 35enne ha spiegato di aver conosciuto le due ragazze la sera del 1° luglio, rimanendo con loro fino al mattino successivo, cioè quando è avvenuto l’investimento. Il gruppo stava ascoltando musica consumando alcol e sostanze stupefacenti, nel campo di mais; si sarebbero accorti troppo tardi dell’arrivo del mezzo agricolo, che ha quindi investito le due donne.

Il 35enne, ferito ad un piede, è fuggito senza tornare più indietro a controllare cosa fosse successo, e i corpi sono stati trovati circa 30 ore dopo la telefonata al 112 da parte di una delle vittime. L’uomo è indagato per omissione di soccorso.

Le indagini per rintracciare gli altri presenti sono ancora in corso, ma nella giornata del 9 luglio si è costituito un altro dei ricercati, un 21enne marocchino, poiché pendeva a suo carico un ordine di custodia cautelare per fatti precedenti. Lo riferisce Sky TG24.

Il bracciante agricolo indagato per omicidio colposo

Intanto, è indagato per omicidio colposo il bracciante agricolo alla guida del mezzo che avrebbe investito le due donne. Stando a quanto ricostruito grazie alle prove cinematiche sul campo richieste dalla procura di Lodi, la visibilità dal posto di guida sarebbe stata limitata dalla presenza di piante alte.

L’uomo ha anche fornito un video in cui mostra quanto poco si riesca a vedere dalla cabina di guida, con le ruote poste a 3 metri di distanza.

Fonte foto: ANSA