Intossicazione alimentare nelle Rsa di Firenze, 3 morti e un anziano in gravi condizioni: malore dopo il pasto
Allarme intossicazione alimentare nelle Rsa di Firenze: tre anziani sono morti e un altro è ricoverato in gravi condizioni dopo un pasto
Allarme intossicazione alimentare nella Rsa Villa Desiderio di Settignano, frazione di Firenze, dove sono morti 2 ospiti dopo aver accusato dei malori in seguito a un pasto consumato nella struttura. Le vittime totali però sono 3, alle prime si è aggiunto infatti l’ospite di un’altra Rsa. Le strutture coinvolte infatti sarebbero 4. Un quarto ospite sarebbe in gravi condizioni.
- Allarme intossicazione alimentare nella Rsa: cosa è successo
- Le indagini sull'intossicazione alimentare in Rsa a Firenze
- La spiegazione del Gruppo Sereni Orizzonti
Allarme intossicazione alimentare nella Rsa: cosa è successo
Il caso è ricostruito da La Nazione. Lunedì 10 febbraio 2 anziani, un uomo e una donna di 88 e 89 anni, entrambi ospiti della Rsa Villa Desiderio di Settignano (Firenze), sono arrivati all’ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze in gravissime condizioni.
In pronto soccorso gli è stata diagnosticata una grave sindrome gastrointestinale: i medici, dopo aver provato a salvarli, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
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La Rsa dove erano ospiti i due anziani che sono deceduti si trova a Settignano, nella provincia di Firenze, in Toscana
In base alle prime ricostruzioni, gli anziani avrebbero accusato dei malori al termine di un pasto in Rsa.
Una terza perona, ospite di un’altra Rsa, è morta invece giovedì 13 febbraio.
Una quarta, invece, sarebbe ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Careggi di Firenze.
Secondo quanto riferito dall’Ansa, la Procura di Firenze ha affidato gli accertamenti alla Asl Toscana Centro, cui spetta ora il compito di individuare gli eventuali errori nella catena di produzione dei pasti della mensa.
Le indagini sull’intossicazione alimentare in Rsa a Firenze
Nei giorni scorsi i Nas dei Carabinieri, il personale dell’ufficio igiene dell’Asl Toscana centro e i mezzi del 118, chiamati dagli operatori della Rsa, hanno effettuato un sopralluogo nella prima struttura.
Il pm di turno ha disposto l’autopsia sui cadaveri delle vittime per fare maggiore chiarezza sull’intera vicenda, su cui indagano gli ispettori dell’ufficio igiene dell’Asl Toscana centro.
In tutti, i casi di gastroenterite (diarrea e vomito) sarebbero 114 su 173 ospiti di quattro Rsa di Firenze e della provincia.
La Asl ipotizza che si sia attivato un focolaio il 9 febbraio per sospetta “tossinfezione alimentare”.
Le quattro Rsa, riporta una nota, hanno in comune lo stesso centro cottura.
Campionati i quattro alimenti reperibili (passato di carote, verdure, coniglio e patate, pizza) forse correlati agli episodi e poi sottoposti ad analisi microbiologiche.
La spiegazione del Gruppo Sereni Orizzonti
Le case di risposo in questione sono di proprietà del Gruppo Sereni Orizzonti, che, come riportato da La Nazione, ha spiegato che il lotto di pasti “incriminato” sarebbe partito dal “centro cottura della casa di riposo di Monsavano”, a Pelago (Firenze). La cucina della struttura “è stata momentaneamente chiusa per accertamenti”, dal momento che “la sicurezza dei nostri ospiti è ciò che più ci interessa”, e “in attesa delle verifiche che chiariranno la reale dinamica dei fatti”.
