Insegnante morto in un incidente tra Mamoiada e Lodine, il 47enne si è schiantato contro un albero con l'auto
L'uomo ha perso il controllo dell'auto per cause ancora da ricostruire: violentissimo l'impatto, la vittima lascia la moglie e un bambino di 3 anni
Un 47enne ha perso la vita nel Nuorese dopo essersi schiantato con l’auto contro un albero nella strada tra i comuni di Mamoiada e Lodine. L’incidente mortale è avvenuto intorno alle 13 sulla provinciale 30, all’altezza del santuario di San Cosimo. Lo riporta Ansa.
L’incidente mortale nel Nuorese
Secondo quanto riferiscono le testate locali, la vittima sarebbe Pietro Brau, un ingegnere originario di Orune, ma residente a Gavoi, dove viveva con la famiglia. L’uomo lascia la moglie e il figlio di 3 anni.
La zona del Nuorese dove è avvenuto l’incidente
Brau esercitava a libera professione, ma lavorava anche come insegnante nel comune di Siniscola. Per cause ancora da accertare, il 47enne ha perso il controllo dell’auto andando a impattare in modo violento contro un albero ai margini della strada.
I soccorsi
I Vigili del Fuoco arrivati sul luogo dell’incidente lo hanno estratto privo di sensi dalle lamiere e il personale del 118 intervenuto sul posto ha tentato di rianimarlo, ma senza successo.
L’uomo ha riportato ferite troppo gravi e i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Sul posto sono arrivati anche i Carabinieri della stazione di Mamoiada per effettuare i rilievi del caso attraverso i quali cercare di ricostruire le cause dell’incidente.
L’incidente a Scandiano
Un incidente simile è avvenuto all’alba del 14 marzo nelle campagne di Scandiano, grosso centro in provincia di Reggio Emilia: un’auto è uscita fuori strada andando a sbattere contro un albero. In seguito all’impatto il veicolo ha preso fuoco e l’uomo è morto tra le fiamme. All’arrivo dei soccorritori il conducente è stato trovato carbonizzato.
Secondo una prima ricostruzione l’auto, una Fiat Tipo, percorreva via Molinazza in direzione Reggio Emilia – Scandiano.
Il fuoco ha bruciato la targa dell’auto e distrutto i documenti dell’uomo alla guida, rallentando le procedure di identificazione della vittima alla quale le forze dell’ordine non erano riusciti inizialmente a dare un nome.
Come riportato dal Resto del Carlino, nelle ultime ore l’uomo è stato identificato in Andrea Spezzani, un 50enne residente a Reggio Emilia, stava andando a lavorare alla Pregel, azienda di semilavorati per gelaterie, per la quale da dodici anni era un operaio specializzato in manutenzione.