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Insegnante morta in mare, corpo ritrovato sulla spiaggia: è giallo

Il corpo della maestra è emerso dalle acque di Scerne di Pineto, in provincia di Teramo, e si indaga sulle circostanze della morte

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il mare ha restituito il corpo di un’insegnante della provincia di Teramo, originaria di Notaresco. Il cadavere di Annalisa Ciminà, 46 anni, è stato ritrovato da alcuni passanti vicino agli stabilimenti balneari di Scerne di Pineto, nella mattinata di martedì 28 settembre. Sul posto è intervenuta un’ambulanza di Roseto, con i sanitari che hanno subito constatato il decesso che sarebbe avvenuto poche ore prima.

I Carabinieri e la Capitaneria di Porto sono intervenuti per iniziare le indagini del caso, iniziando con il riconoscimento della donna, a opera del fratello. Dalle prime analisi sul corpo è emerso che la morte è avvenuta per annegamento.

La donna era stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza mentre usciva di casa a bordo della sua Fiat 500 bianca, ritrovata a pochi metri dalla spiaggia. Non è esclusa la pista del suicidio, ma tutti gli scenari sono al vaglio degli investigatori. Ulteriori elementi arriveranno dall’esame autoptico previsto nel pomeriggio del 29 settembre.

“La notizia mi ha lasciato senza parole. Quello che vediamo esternamente in una persona, spesso non corrisponde a ciò che prova internamente”, ha dichiarato al Messaggero il sindaco di Notaresco Diego Di Bonaventura, che ha parlato di una donna ben integrata nella comunità, sempre con il sorriso e con la passione per il ballo.

“Ancora non ci credo che possa essere successa una cosa del genere”, ha riferito un’amica d’infanzia allo stesso quotidiano. “Annalisa era una persona molto intelligente e sensibile. Un animo nobile. Amava la vita“. Secondo quanto si apprende, l’insegnante aveva appena ottenuto il ruolo.

teramo Fonte foto: ANSA
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