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Inglese sequestrato, è giallo: rapimento o messa in scena? Il racconto

Si arricchisce di nuovi dettagli la vicenda del turista inglese sequestrato e liberato 2 giorni fa con un blitz dei Carabinieri a Monte San Giusto

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Continuano a emergere nuovi dettagli sul sequestro del turista britannico Patrick Sam Kourosh Demilecamps, di 25 anni, liberato 2 giorni fa con un blitz dei Carabinieri a Monte San Giusto. Per questa vicenda, il gip Giovanni Manzoni ha convalidato gli arresti e ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per Rubens Belioga Gnaga (di 18 anni), Dona Conte (di 22 anni) e Ahmed Rajraji (di 21 anni). Disposti inoltre i domiciliari, ma senza braccialetto elettronico, per la 20enne Aurora Carpani.

Inglese sequestrato: una messa in scena?

Rubens Belioga Gnaga, uno dei 4 arrestati, ha fornito la sua versione dei fatti al gip di Macerata. Queste le sue parole riportate dal ‘Corriere della Sera’: “Si è trattato di finzione per convincere la famiglia dell’inglese a spedirci 7mila euro per saldare un debito“.

Il quotidiano riporta anche le dichiarazioni di Aurora Carpani: “Gli abbiamo solo prestato dei soldi che lui non voleva ridarci. E gli abbiano detto di chiederli ai suoi genitori. Diceva di essere ricco”. Poi ha aggiunto: “Mi trovavo in quella casa perché c’era il mio ragazzo. Non sapevo ci fosse pure l’inglese”.

Ancora Aurora Carpani: “Non c’entro nulla con questa storia. Non ne sapevo niente. Dormivo sul divano. Erano le due del pomeriggio. La notte non avevo chiuso occhio. Mi faceva male un dente”.

Inglese sequestrato: il suo racconto

Il ‘Corriere della Sera’ riporta il racconto del turista inglese sequestrato: “A Firenze sono stato aggredito da 3 persone a calci e pugni, mi hanno stordito con una scarica del taser e con dello spray al peperoncino. Mi hanno portato nelle Marche. Una volta in casa, mi hanno colpito con pugni, calci, scariche di taser e colpi di fucile usati per il softair“.

Inglese sequestrato: cosa è successo

Il ‘Corriere della Sera’ ha anche fornito una ricostruzione dei fatti. Il turista inglese, poco più 20enne, a suo dire figlio di un manager di una società di biotecnologie, era impegnato in un tour vacanziero in Italia iniziato ai primi di giugno a Bologna e proseguito poi lungo lo Stivale.

A Firenze sarebbe stato rapito dai 3 ragazzi, che lo avrebbero ammanettato, fatto entrare in un auto e condotto in un appartamento di Monte San Giulio nel maceratese. La prigionia sarebbe durata 8 giorni. Patrick è stato ritrovato mercoledì pomeriggio scalzo, in manette, chiuso al buio in una stanza.

I protagonisti di questa vicenda si sarebbero conosciuti questa estate, a Civitanova Marche. Secondo Gnaga il giovane inglese avrebbe chiesto un prestito, fino ad arrivare alla somma di 7 mila euro, millantando però di essere ricco.

Interrogato subito dopo la liberazione, Patrick ha detto di essere stato rapito da tre “soggetti” e che dall’8 ottobre era presente anche una ragazza.

Nell’appartamento i Carabinieri hanno ritrovato il suo bagaglio. Secondo Patrick conteneva una collana, un bracciale e due orecchini di diamante, che non ha più ritrovato.

Il turista inglese ha dichiarato di aver utilizzato un telefono che gli avevano messo a disposizione i rapitori il tempo necessario per recuperare il riscatto. In uno di questi momenti, il 20enne inglese sarebbe riuscito a inviare un messaggio alla famiglia, fornendo la sua posizione con un screenshot da Google Maps.

Gli inquirenti starebbero cercando anche una quinta persona, un altro giovane coinvolto nella vicenda.

 

Dossier Viminale 2021: quanti e quali sono i reati commessi Fonte foto: ANSA
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