NOTIZIE
SALUTE

Influenza 2024-2025 a rilento a dicembre ma Natale e Capodanno a rischio, picco previsto a gennaio: i motivi

L'influenza stagionale 2024-2025 è a rilento rispetto al 2023, ma tra Natale e Capodanno è prevista un'impennata fino al picco di gennaio

Pubblicato:

Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

I numeri dell’influenza 2024-2025 sono ancora bassi, ma tra Natale e Capodanno i rischi aumentano per poi arrivare a un picco previsto per il mese di gennaio. Con questi aggiornamenti i virologi mettono in guardia sulla curva della variante australiana A/H3N2. I dati, per ora, sono di gran lunga inferiori rispetto allo stesso periodo del 2023, ma ancora per poco.

Le previsioni sull’influenza 2024-2025

Il virologo Fabrizio Pregliasco è intervenuto su Adnkronos Salute per fare il punto sull’influenza stagionale. Per il momento in circolazione c’è ancora il virus della precedente ondata, A/H1N1, già noto al nostro sistema immunitario.

La nuova variante australiana con il virus A/H3N2 non è ancora così presente sul territorio italiano. Per il momento, secondo Pregliasco, “ancora non si è visto un freddo intenso prolungato”, elemento che rappresenterebbe il “trigger” che scatena l’influenza stagionale.

Fabrizio Pregliasco e le previsioni sulla curva dell’influenza 2024-2025: i contagi sono a rilento, ma tra Natale e Capodanno si alzerà la curva fino al picco previsto per gennaio

Riassumendo, l’influenza stagionale vera e propria è a rilento, e per via delle condizioni meteo non ancora determinati per la condizione di trigger e per la persistenza del virus A/H1N1 della variante dell’influenza australiana, già noto al sistema immunitario di buona parte degli italiani.

Pregliasco specifica che “siamo ancora in una fase di salita non verticale“, per questo si parla di “una partita che si deve ancora giocare”. Il comportamento della curva potrebbe modificarsi con “le feste di Natale e Capodanno, il combinato viaggi-baci-abbracci“. Ciò che accade durante le festività, quindi, potrebbe avere conseguenze nel momento della riapertura delle scuole a gennaio, quando è previsto il picco più alto.

I dati

Dal 2 all’8 dicembre in Italia sono stati segnalati circa 8,6 casi ogni mille assistiti, un dato nettamente inferiore rispetto agli 11,5 casi ogni mille nella stessa settimana del 2023.

Relativamente alla stessa settimana si rilevano 510 mila casi di sintomi simil-influenzali. I dati arrivano dall’ultimo bollettino di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore della Sanità.

Il picco previsto dopo Natale e Capodanno

Secondo Isi Foundation, l’Istituto per l’Interscambio Scientifico, l’aumento dei casi di influenza sarebbe previsto “nelle prossime settimane, con una diffusione piuttosto uniforme e con la possibilità di un raddoppio dei casi settimanali entro la fine di dicembre“.

Più direttamente Fabrizio Pregliasco riferisce all’Adnkronos che per le ultime settimane di dicembre si prevedono “almeno 100 mila casi in più” fino a gennaio, quando – come già detto – si prevede un picco con l’arrivo di una “stagione aggressiva” con 15 milioni di casi.

Fonte foto: iStock

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963