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Indi Gregory e la malattia mitocondriale: la patologia della bimba inglese, giornata clou per lei e i genitori

Ore decisive per la piccola Indi Gregory affetta da una grave malattia mitocondriale: il giudice deciderà se la piccola va staccata dai supporti vitali

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il futuro di Indi Gregory è ancora incerto. La bimba affetta da una grave malattia mitocondriale è nelle mani di un giudice della Corte d’Appello britannica, chiamato a pronunciarsi sul ricorso presentato dai genitori della piccola. Le autorità hanno deciso per il distacco dai supporti vitali, ma Claire Staniforth e Dean Gregory si oppongono. L’udienza, in corso dalle ore 13 di venerdì 10 novembre, è stata interrotta per riprendere alle 15: il responso è atteso alle 17:30. La Corte dovrà stabilire se la giurisdizione del caso di Indi Gregory resterà alla Gran Bretagna o se passerà all’Italia, come richiesto dagli avvocati della famiglia, tra cui il leghista Simone Pillon. 

Si attende il responso del giudice su Indi Gregory

I genitori chiedono di poter trasferire la bambina a casa per l’interruzione delle cure che la tengono in vita.

Ma l’Alta Corte ha già negato loro questa possibilità. Per il giudice Robert Peel è nell’interesse della bambina farlo in una struttura sanitaria.

Ma non è tutto: c’è un altro filone che riguarda il trasferimento della bambina in Italia.

Il Consiglio dei Ministri ha concesso a Indi la cittadinanza italiana e il console italiano di Manchester Matteo Corradini ha inoltrato, in qualità di tutore di Indi, una richiesta chiedendo che il giudice Peel gli ceda la giurisdizione del caso.

La decisione è prevista per le 17:30 (ora italiana).

Indi Gregory in Italia?

Gli italiani sono entrati nella vicenda ai sensi degli articoli 9 e 32 della Convenzione dell’Aia del 1996.

Come hanno più volte chiarito le autorità sanitarie, non esiste cura per le malattie mitocondriali.

Ciò che offrono le autorità italiane è solo la possibilità di prolungare il supporto vitale della piccola Indi Gregory, fornendo cure palliative, nell’attesa che la bambina si spenga da sola.

La rimozione dei supporti vitali (e in particolare della ventilazione artificiale) sarebbe già dovuta avvenire ma il ricorso dei genitori ha bloccato tutto.

Il supporto non verrà rimosso fino alla fine dell’udienza o fino a quando la Corte non darà ulteriori istruzioni.

Il papà di Indi, il 37enne Dean Gregory, nei giorni scorsi ha più volte ringraziato l’Italia: “Gli italiani hanno ridato a Claire e a me speranza e fiducia nell’umanità”.

Che malattia ha Indi Gregory

Il male che affligge la bambina di 8 mesi è una sindrome da deplezione del Dna mitocondriale.

Come riporta il sito della fondazione Telethon, si tratta di una locuzione-contenitore che indica una serie di patologie tutte accomunate da un medesimo comune denominatore: un ridotto numero di mitocondri nelle cellule.

La scarsità di mitocondri non permette al corpo di Indi di avere l’energia necessaria per il sostentamento di muscoli e organi, che vanno danneggiandosi progressivamente.

Fonte foto: ANSA

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