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Indagini sulla morte di Angelo Onorato marito dell'eurodeputata Francesca Donato: la scatola nera e gli amici

Le indagini sulla morte di Angelo Onorato, il marito dell'eurodeputata Francesca Donato, sono concentrate sulla scatola nera della sua auto

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La morte di Angelo Onorato, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, è ancora avvolta dal mistero. Le indagini degli investigatori sono ora concentrate sulla scatola nera della macchina in cui è stato ritrovato il corpo senza vita.

Le indagini sulla scatola nera dell’auto di Angelo Onorato

Come riportato da ‘La Repubblica’, La mattina del 25 maggio, gli investigatori della Squadra mobile hanno chiesto ai tecnici della Range Rover di estrarre i dati della scatola nera dell’auto di Angelo Onorato, così da ricostruire tutti i suoi movimenti nelle ore precedenti alla sua morte.

La scatola nera ha un Gps che registra i movimenti, le soste e l’apertura delle portiere e che consentirà di ricostruire tutto il percorso fatto dal marito dell’eurodeputata Francesca Donato.

Francesca DonatoFonte foto: IPA

Francesca Donato al funerale del marito Angelo Onorato.

Cosa ha detto Francesca Donato alla Polizia

Alla Polizia, Francesca Donato ha detto di avere trovato uno sportello aperto al momento dell’arrivo in viale Regione Siciliana (dove è stato trovato il corpo del marito): lo sportello posteriore, lato guidatore.

I poliziotti hanno trovato una fascetta per terra, accanto alla Range Rover, uguale a quella che Angela Onorato aveva al collo e che lo ha soffocato. La fascetta è caduta ad Angelo Onorato, dopo aver aperto lo sedile posteriore? Oppure è successo altro? Il dubbio rimane, anche se le indagini svolte fino a questo momento, si legge ancora su ‘La Repubblica’, farebbero crescere sempre di più la convinzione che l’architetto si sia suicidato. Il motivo, però, non è chiaro.

Le ultime ore di vita di Angelo Onorato

Il giorno della sua morte, Angelo Onorato era in apparenza sereno e sorridente, come sempre. Era andato a prendere il cognato all’aeroporto, poi con lui si è fermato in un bar di viale Strasburgo, accanto al suo negozio. Alle 10,45 era già solo ed è andato in viale Regione Siciliana Nord Ovest, davanti alla vecchia caserma abbandonata dei vigili del fuoco: lì sarebbe rimasto per circa 10 minuti prima di allontanarsi. E poi tornare.

Il tratto della vecchia caserma è una “zona cieca”, ma prima e dopo sono presenti due telecamere, che hanno permesso di ricostruire tutte le automobili entrate e uscite da quel tratto, compresa l’auto di Onorato.

Dentro la macchina, tutto è apparso in perfetto ordine ai tecnici della Polizia Scientifica, senza tracce di reazioni a una possibile aggressione.

I poliziotti continuano a scavare nella vita dell’uomo alla ricerca di un possibile motivo per il suicidio, di un qualcosa che Onorato non ha rivelato neanche ai suoi amici più cari e alla famiglia nell’ultima lettera, scritta a febbraio e consegnata due giorni prima di morire a un amico avvocato con la frase “Se mi succede qualcosa dai la lettera a mia moglie”.

Morte Angelo Onorato Fonte foto: ANSA
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