Indagini sulla morte di Andrea Prospero a Perugia, mistero sulle chat e il pc: cos'è emerso fin qui
Le indagini sul caso di Andrea Prospero stanno per concludersi: la polizia sta approfondendo i contenuti del computer, dei telefoni e delle chat del ragazzo
Gli inquirenti stanno per concludere le indagini sulla morte di Andrea Prospero, il 19enne studente universitario di Lanciano, che era stato trovato morto a Perugia in una casa affittata poco prima. Cruciali per capire come sia andata il computer e le 40 schede sim ritrovate sul suo cadavere.
La morte di Andrea Prospero
Il 24 gennaio 2025 Andrea Prospero, 19 anni di Lanciano, scompare dallo studentato di Perugia nel quale abitava mentre frequentava l’Università della città umbra. Viene ritrovato morto cinque giorni dopo in un B&b, sempre a Perugia.
Sul suo corpo, la polizia ha ritrovato quattro telefoni cellulari diversi, 40 schede sim e il suo computer, comprato soltanto a novembre ma già quasi irrimediabilmente danneggiato.
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La causa della morte del ragazzo sarebbe stata un’intossicazione da farmaci, che fa pensare che il 19enne possa essersi tolto la vita nell’appartamento preso in affitto solo pochi giorni prima.
Il computer e le sim
Al fine delle indagini i ritrovamenti più importanti sono proprio il computer, le sim e i cellulari del ragazzo. Il Pc portatile inizialmente sembrava rotto e non recuperabile, ma la procura ha comunicato di essere riuscita ad avere accesso alla scheda madre.
I telefoni erano protetti da crittografia particolarmente avanzata anche per un comune studente di informatica e il numero molto alto di diverse sim è di per sé sospetto.
Tra gli effetti personali ritrovati nell’appartamento anche una carta di credito, intestata a un ragazzo di Genova, che non avrebbe avuto alcun contatto con Prospero e che era ignaro della vicenda.
Le chat di Telegram e l’appello della famiglia
Tra le informazioni emerse dai telefoni e dal computer di Prospero, anche una chat di Telegram con un centinaio di utenti a cui il ragazzo era iscritto. Negli ultimi messaggi, due nickname hanno chiesto di cancellare tutte le conversazioni con il 19enne agli altri utenti della chat.
Gli avvocati della famiglia Prospero hanno però tenuto a sottolineare che al momento queste chat non avrebbero particolare rilevanza nel caso della morte del ragazzo.
La famiglia ha però comunque diffuso un appello a chiunque sappia qualcosa della morte del ragazzo e su quali circostanze lo abbiano portato al suicidio.
