Incidenti in montagna, quattro morti in poche ore: tre cadono nel vuoto, un altro muore di ipotermia
Quattro morti in montagna in quattro località diverse. Le vittime sono tre uomini e una donna. Tre caduti nel vuoto, il quarto morto per ipotermia
Quattro incidenti in montagna nel giro di poche ore e avvenuti in quattro località diverse. Le vittime sono tre uomini e una donna.
- Mariacristina Masocco muore davanti agli amici
- Domenico Briganti scivola per 100 metri
- Roberto Testa morto di ipotermia
- Giovanni Bertaina morto in un canalone
Mariacristina Masocco muore davanti agli amici
Mariacristina Masocco stava facendo un’escursione sulle Alpi Feltrine, sopra la Val Canzoi, insieme ad alcuni amici. Il gruppo era composto da due ragazze e due ragazzi.
Secondo le dichiarazioni della comitiva, i quattro stavano scendendo dalla Punta del Comedon verso Passo del Comedon. A un tratto si è sentito un urlo e un rumore di sassi e Mariacristina è scomparsa dalla vista.
Una squadra di elisoccorso all’opera, immagini di repertorio.
La ragazza è caduta nel crepaccio di fianco al passaggio e non ha risposto ai richiami degli amici, che hanno allertato i soccorsi.
L’elicottero ha individuato il corpo della giovane a quota 2mila metri. Mariacristina Masocco, aveva 26 anni ed era originaria di Feltre, in provincia di Belluno. Era praticante avvocato e fra pochi giorni avrebbe dovuto sostenere l’esame di abilitazione.
Domenico Briganti scivola per 100 metri
Domenico Briganti stava scalando il Pizzo Alto dal versante di Premana (Lecco). Poco prima era in compagnia di una ragazza, la quale si era ritirata verso valle perché stanca. Lì avrebbe atteso il ritorno di Domenico.
Il ragazzo però è precipitato per un centinaio di metri, forse scivolando per la presenza di ghiaccio sul percorso, ed è morto sul colpo. I tecnici del Soccorso alpino hanno recuperato il suo corpo nella notte.
Domenico Briganti aveva 35 anni ed era un ingegnere civile. Si era laureato al Politecnico di Milano e da alcuni anni lavorava per un’azienda della Brianza.
Roberto Testa morto di ipotermia
Roberto Testa è morto dopo un’escursione nel Parco nazionale della Majella. L’uomo era scivolato sul ghiaccio provocandosi la frattura degli arti inferiori. I soccorsi, chiamati dall’amico che era con lui, lo hanno recuperato nella notte nei pressi del Bivacco Fusco, a quota 2.455 metri.
Portato in ospedale, Roberto è deceduto nella notte a causa dell’ipotermia.
Roberto Testa aveva 34 anni ed era un ingegnere originario di Colleferro, in provincia di Roma.
Giovanni Bertaina morto in un canalone
Ieri un anziano escursionista è morto sul colpo cadendo in un canalone mentre stava scendendo dal Monte Chaberton insieme a un gruppo di 15 persone. La tragedia a Cesana, nel Torinese, nella zona della Rocca d’Aigliere.
La vittima si chiamava Giovanni Bertaina e aveva 71 anni.