Incidente di caccia ad Amelia vicino Terni: uomo di 57 anni colpito alle gambe da un colpo di rimbalzo
Un cacciatore è morto nei boschi di Macchie, frazione di Amelia in Umbria. Secondo la ricostruzione un colpo di rimbalzo gli ha reciso un'arteria
Un incidente di caccia si è verificato nei boschi del territorio di Amelia, in provincia di Terni. Un uomo di 57 anni residente in zona era a caccia con la squadra quando, per cause ancora da chiarire, un colpo di fucile lo ha raggiunto agli arti inferiori.
Incidente di caccia in Umbria
La tragedia si è consumata nel pomeriggio di domenica 3 dicembre nei boschi di Macchie, frazione di Amelia.
Secondo una prima ricostruzione, ancora da confermare, pare che a raggiungere le gambe dell’uomo sia stato un colpo di rimbalzo.
Il cerchio rosso indica la zona della tragedia.
Non è ancora chiaro chi abbia sparato la fucilata fatale. I presenti hanno subito chiamato il numero unico delle emergenze, ma quando i soccorritori hanno raggiunto il posto hanno solo potuto prendere atto del decesso del cacciatore.
Pare che i pallini abbiano lacerato un’arteria. I carabinieri della compagnia di Amelia hanno effettuato i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Allertato il magistrato di turno della procura di Terni, Elena Neri.
Incidente di caccia in Basilicata
Nella stessa giornata si è verificato un altro incidente di caccia: a Salandra, in provincia di Matera, un uomo è rimasto ferito a una gamba da un colpo di fucile mente stava cacciando in località Montagnola.
L’uomo è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale San Carlo di Potenza.
Le vittime della caccia in Italia
Secondo l’associazione Vittime della caccia, nel periodo 2022-2023 sarebbero 79 le persone colpite da fucilate durante l’attività venatoria.
Il report parla di 22 morti e 57 feriti. Coinvolto anche un alto numero di persone estranee alla caccia.
I morti sarebbero 13 cacciatori e 9 non cacciatori; i feriti sarebbero 44 cacciatori e 13 non cacciatori.
Dal report vengono esclusi i decessi e gli infortuni dovuti a cause estranee all’utilizzo di armi da fuoco per attività venatoria (come ad esempio suicidi, omicidi volontari, malori e cadute).