Incendio sull'autostrada A18 ad Aci Catena, fiamme alle spalle del cimitero: traffico in tilt, lunghe code
Incendio tra Aci Catena e l’autostrada A18. Fiamme in un’ampia zona antistante il cimitero del comune catanese e traffico in tilt con lunghe code
Traffico in tilt a causa di un incendio boschivo divampato nella tarda mattinata di lunedì 8 luglio tra Aci Catena e l’autostrada A18. Il propagarsi del rogo ha causato preoccupazione tra i residenti in zona e notevoli disagi alla circolazione nel tratto tra Acireale e Giarre.
- Incendio tra Aci catena e l'autostrada A18: fiamme presso il cimitero, traffico in tilt e lunghe code
- L'intervento dei vigili del fuoco
- Emergenza siccità in Sicilia
Incendio tra Aci catena e l’autostrada A18: fiamme presso il cimitero, traffico in tilt e lunghe code
Le fiamme, come reso noto dal quotidiano La Sicilia, si sono probabilmente originate dall’autocombustione alimentata dalle alte temperature di alcune sterpaglie e della vegetazione della macchia mediterranea.
Il fuoco si è propagato velocemente, interessando un’ampia zona antistante il cimitero di Aci Catena che si estende oltre la riserva naturale della boschiva.
L’intervento dei vigili del fuoco
Pronto l’intervento dei vigili del fuoco che si sono precipitati sul posto per spegnere le fiamme.
Nel frattempo, a causa del fumo e delle operazioni di spegnimento, si sono creati lunghi incolonnamenti in autostrada nel tratto tra Acireale e Giarre, con ricadute sulla rete autostradale e sulla barriera di san Gregorio.
Emergenza siccità in Sicilia
In Sicilia è scattata l’emergenza siccità e incendi, con la Regione che sta portando avanti un piano per contrastare il prosciugamento di pozzi e dighe. La protezione civile guidata da Salvo Cocina ha coordinato gli interventi con gli enti attuatori.
“I controlli dello stato di avanzamento – ha spiegato Cocina a LiveSicilia – sono settimanali. In corso ci sono interventi per reperire acqua aggiuntiva, lo scavo di pozzi gemelli, cioè accanto a quelli esistenti, miglioramenti delle infrastrutture idriche e il riutilizzo di pozzi abbandonati nel tempo”.
“All’emergenza siccità – ha aggiunto Cocina – stiamo rispondendo con interventi su tutta la rete, col potenziamento dei gruppi di pompaggio, li abbiamo finanziati tutti, dove c’è certezza di avere l’acqua. Ci sono interventi che riguardano le sorgive, coltivazione e pulizia, è un efficientamento di tutta la Sicilia, negli anni molti impianti erano stati trascurati”.
Torna anche l’incubo incendi in terra siciliana. Così Maurizio Grosso, segretario nazionale del Sifus Confali e leader storico dei forestali: “Sta andando peggio dello scorso anno, perché quest’anno ci sono due fattori importanti, non c’è acqua nelle dighe, tutti i mezzi aerei devono andare a mare a prendere l’acqua salata”.
“Sono anche aumentati, notevolmente, gli abbandoni dei terreni agricoli, l’erba spontanea ha invaso tutto e non ci sono interventi dei proprietari”, ha aggiunto Grosso.